Il 33% degli italiani favorevole ad abbattere i cani randagi

7 Agosto 2011 5 Di redazione

Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
Quanto meno clamoroso uno dei risultati che emergono dal sondaggio realizzato dal centro studi di AIDAA su un campione di 1064 italiani in relazione ai metodi di controllo del randagismo canino. Il 33% si dice favorevole ad abbattere o uccidere con l’eutanasia i cani randagi presenti nei canili, di questi il 13,8% precisa comunque di essere favorevole alla morte dei cani per eutanasia solo in caso di assoluta necessità. Il 63,8% degli italiani invece sono assolutamente contrari a qualsiasi forma di abbattimento dei cani come sistema del controllo del randagismo. Il sondaggio che si è svolto nel mese di luglio su un campione adulto di 1064 italiani scelti a caso secondo il sistema delle interviste telefoniche si è suddiviso in tre distinte domande. Alla prima domanda con la quale si chiede di indicare quale è il metodo migliore per la lotta al randagismo tra quelli indicati oltre la metà degli intervistati (51,5%) propende per la sterilizzazione come miglior metodo di controllo e prevenzione del randagismo, Il 24,5% degli intervistati chiede che vengano costruiti altri canili, mentre per il 18,6% risponde che solo il microchip obbligatorio applicato a tutti i cani fin dalle prime settimane può essere considerato il miglior metodo per prevenire il randagismo, il 5,4% non sa o non risponde. La seconda domanda riguarda la proposta AIDAA di arrivare ad un piano europeo di sterilizzazione come unico metodo del controllo del randagismo a questa domanda il 63% degli intervistati risponde favorevolmente, mentre per il 28,5% occorre che ogni stato provveda per se. Sulla domanda relativa alla possibile introduzione della pena di morte per i cani randagi la risposta positiva seppure in caso di assoluta necessità è stata del 33% degli italiani dei quali il 19% introdurrebbe la pena di morte come metodo di controllo del randagismo. “La forte aliquota di persone che sono favorevoli all’introduzione della pena di morte per i cani randagi, seppure in stato di assoluta necessità ci preoccupa molto- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- infatti ogni tanto viene riproposta la soluzione finale per le migliaia di cani ospitati nei canili italiani proposta questa che va contro la stessa legge italiana che invece punta sulla sterilizzazione. Ma non dobbiamo sottovalutare questo dato- continua Croce- che spesso nasconde il disagio delle persone a fronte della mancata risposta degli enti locali nella lotta al randagismo specialmente nelle regioni del sud Italia, quello che noi proponiamo invece- conclude Croce- confortati in questo da un ottimo risultato del sondaggio è la sterilizzazione come unico mezzo di controllo del randagismo canino e felino gestita a livello comunitario e la moratoria europea della pena di morte per i cani per la realizzazione delle quali abbiamo depositato alcuni documenti contenenti le nostre proposte sia presso la commissione che presso il parlamento europeo”.