Maicol il ragazzo volante, a dieci anni il suo triplo salto mortale incanta nel circo Orfei

17 Agosto 2011 0 Di redazione

Vola a 15 metri da terra, attaccato ad un trapezio da circo ed è l’unico al mondo, alla sua età, capace di fare il triplo salto mortale. Maicol Martini ha appena dieci anni ed è già la stella indiscussa del circo Orfei. Prima di lui, capace di un simile gesto atletico, era un ragazzo messicano Roulito Jimenez, ma di anni ne aveva già 14. Maicol è certo che tanta forza gli è dovuta anche dall’amuleto da cui non si separa mai, donatogli alcuni anni fa dal suo idolo.
“Cinque anni fa io ero con il circo del mio papa a Napoli e nella stessa città c’era un altro circo dove si esibiva un campione messicano di cui fin da piccolissimo vedevo i suoi video. Si chiama Miguel Vasquez allora aveva poco meno di 40 anni ed era alla fine della sua carriera ma era bravissimo. Era il mio idolo… un po’ come tutti i bambini che adorano il loro cartone animato… beh io avevo lui. Avevo i programmi dei circhi dove era stato, sapevo tutto su di lui. Quando era a Napoli andavo a vederlo ogni sera; mi facevo accompagnare da mio nonno o da mio zio e restavo lì incantato a vederlo volare… Fin quando un giorno dopo lo spettacolo si avvicinò. Avevo il cuore che mi batteva a duemila. Era ancora con i costumi di scena e di lì a qualche mese lui avrebbe smesso di fare il trapezista. Mi sollevò tenendomi in piedi su di un braccio misurando il mio coraggio e il mio equilibrio. Io gli dissi che mi sarebbe piaciuto volare come lui. Allora Miguel si tolse dalle braccia due polsini bianchi… questi che ho io e mi ha detto… “Questi polsini mi hanno salvato più volte la vita vedrai che porteranno fortuna anche a te”. Un auspicio che è risultato vero dato che Maicol, a febbraio di quest’anno, dopo anni di duro e serio allenamento, ha coronato il suo sogno di riuscire nell’impresa che lo ha trasformato in una star indiscussa nel mondo circense: eseguire a dieci anni il più temuto dei salti, il triplo. Maicol, figlio di addestratore di animali, oggi direttore del circo, e di una trapezista di talento, in questi giorni è a Scalea, in Calabria, dove si esibisce nel circo Orfei e così ricorda la sua impresa.
“Lo scorso 3 febbraio a Palermo non avevo detto niente a nessuno; lo sapeva solo, il porteur (la persona che sull’altalena lo riprende dopo il volo – ndr) e René il mio maestro. Nulla di preparato; ho provato senza pensarci più di tanto e ci sono riuscito. Giù in platea ho sentito un boato… ho visto la faccia di mio padre che saltava di gioia e il presentatore del circo che si è impappinato: ha detto doppio-triplo… insomma non capiva più nulla. Ero felice mi sono divertito… io mi diverto a fare ciò che faccio e quel giorno sono stato felicissimo”.
La sua famiglia una fucina di talenti dato che sua sorella Angela, a 12 anni, qualche giorno fa è riuscita nel doppio salto mortale bendata. Un impegno, il loro, che richiede tanta passione e allenamento. “Mi alzo alle sette – racconta Maicol – faccio colazione poi vado a scuola. In ogni città una scuola diversa dall’altra e in questi anni ho conosciuto tanti bambini, molti dei quali vengono anche a vedermi al circo, poi torno e dopo pranzo inizio le prove con il mio maestro Renè, fino allo spettacolo quando eseguo il mio numero. Subito dopo mi diverto un po’con i bambini del circo. Facciamo un po’ i tutto come i bambini normali, poi cena e ancora uno spettacolo prima di andare tutti a dormire”. Un’attività molto diversa da quella che solitamente fanno gli altri bambini, ma Maicol non farebbe altro.
“A me piace volare. Sto provando anche il salto mortale al trampolino elastico, in fondo anche lì si vola in alto anche se si atterra nella rete elastica. Presto lo eseguirò in pista”. Soddisfatto è il padre Darix: “Non mi sono mai perso un’esibizione, per me è un fenomeno, e ormai anche la sorella è lanciata. Il mio capo ufficio stampa, Francesco, mi ha convinto dal iscriverli al Guinnes World Record perché crede molto in loro…e io sono convinto che faranno ancora di più. Se hanno voglia continueranno altrimenti posso fare ciò che vogliono”. Ma Maicol ha ancora un desiderio. “Vorrei incontrare nuovamente il mio idolo Miguel Vasquez; lui adesso si è ritirato. Vorrei che assistesse ad una mia esibizione mentre indosso i suoi polsini bianchi. Sono sicuro che lo spettacolo gli piacerebbe e che sarebbe orgoglioso di me”.
Ermanno Amedei