Rapinarono commerciante minacciandolo con un coltello, arrestati

23 Agosto 2011 0 Di redazione

Nella tarda mattinata odierna, i militari della Compagnia di Anagni traevano in arresto per il reato di “rapina aggravata” M.A.S., 23enne e A.Y., 43enne, entrambi di nazionalità egiziana, rintracciati rispettivamente all’interno di una pescheria e di un esercizio commerciale per la vendita di prodotti ortofrutticoli di Anagni.

L’operazione, trae origine dalla rapina avvenuta la notte del 22 agosto 2011 in Guidonia Montecelio (RM) all’interno del C.A.R. (Centro Agro Alimentare) in danno di un commerciante operante nel medesimo settore, anche’egli di nazionalità egiziana e titolare di un negozio di frutta e verdura nella Città dei Papi.

La vittima, mentre stata procedendo all’acquisto di prodotti per la propria attività, veniva bloccato da quattro soggetti all’interno del predetto C.A.R. i quali, dopo averlo colpito con vari pugni lo costringevano, sotto la minaccia di un coltello a serramanico, a consegnare tutto il denaro contante in suo possesso per complessivi Euro mille.

La serrata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone (Dr. Vittorio Misiti) e condotta da personale del NORM della Compagnia e della Stazione di Anagni, consentiva di identificare e sottoporre a Fermo di polizia giudiziaria due dei quattro rapinatori.

Le indagini sono tuttora in corso al fine di identificare gli altri autori del grave delitto, nonché verificare se la rapina sia maturata nell’ambito di un controllo egemonico dello specifico settore commerciale.

Nell’ambito dello stesso contesto:

– sono state sottoposte ad accurati controlli, con la collaborazione di personale dell’Ispettorato del Lavoro di Frosinone, le due attività commerciali all’interno delle quali sono stati rintracciati i prevenuti;

– è stata avviata la procedura di espulsione dal territorio nazionale a carico di ulteriori 2 cittadini egiziani, clandestini, trovati all’interno delle suddette attività.

Gli arrestati, ad espletate formalità di rito, venivano associasti presso la Casa Circondariale di Frosinone a disposizione dell’A.G..