Altro che pulizia e puntualità, per i pendolari della Roma Cassino neanche le… castagne

27 Settembre 2011 0 Di redazione

“Abbiamo lasciato i nostri iscritti e amici pendolari ad inizio estate con le parole della Direzione Lazio di Trenitalia che prometteva migliorie su tutti i fronti, dai ritardi alla pulizia, fino ad avere nuovo materiale e più idoneo alle esigenze di quanti ogni giorno si spostano nel Lazio per lavoro, studio o altro”. Lo scrive in una nota stampa l’associazione di pendolari A.P.Ro.Ca. (associazioni pendolari Roma Cassino).
“Abbiamo ancora una volta creduto a quelle promesse che però continuano ad essere tali, solo promesse.
In tutto questo si aggiunge l’ennesima beffa ai danni del cittadino pendolare, dai giornali abbiamo appreso che il Tribunale di Roma ha respinto una Class Action promossa dal Comitato della Roma-Nettuno.
In effetti, questi amici pendolari hanno avuto l’ardire di chiedere un servizio migliore. Volevano, come noi, treni in orario e puliti e carrozze degne di questo nome, chiedevano addirittura rimborsi in caso di disservizio.
Certo che questi pendolari sono proprio cattivi, non solo pagano anticipatamente e profumatamente un servizio, ma poi pretendono anche che questo servizio funzioni e funzioni come dovrebbe essere normale in un paese avanzato come il nostro.
Ci chiediamo, a questo punto cosa occorre fare per ottenere giustizia e perché le cose finalmente funzionino, se tra la Regione Lazio e Trenitalia esiste un contratto di servizio che prevede uno standard di servizio e se la nostra Regione non può obbligare Trenitalia al rispetto di quel contratto, se anche la magistratura non può intervenire su denuncia di migliaia di cittadini.
Siamo stanchi delle continue promesse di Trenitalia, se i suoi dirigenti non sono capaci di far funzionare un servizio, sarebbe il caso che venissero sostituiti o in alternativa pagassero di tasca propria per le inefficienze di cui sono responsabili, in un periodo di crisi qual è quello attuale il loro stipendio è superiore all’efficienza dimostrata.
E’ dal mese di Agosto che la FR6 è costellata da continue soppressioni e declassamenti che portano il tragitto a oltre 3 ore di percorrenza.
E’ ormai conclamato che il lunedì mattina se si vuol giungere a Roma da Cassino prima delle ore 08.00 si deve partire alle 5.20!!! Ebbene si. Tre ore prima per 138 Km!!! Il treno nr. 3356 viene costantemente declassato a Frosinone e viene obbligato ad effettuare tutte le fermate!!! Ringraziamo Trenitalia: ricordate la promessa? Mai più declassamenti!!! Grazie per averla mantenuta. Dal giorno in cui ci siamo incontrati non c’è stato un solo giorno che non ci sia stato un declassamento. E diciamo uno.!!! Ed è assurdo che venga annunciata tale situazione solo dopo Frosinone così da dover per forza accettare tale decisione!!! Oltre al danno anche la beffa.
La legge prevede che Trenitalia dialoghi con le Associazioni e Comitati di categoria, ma perché non ci chiamano per trovare soluzioni ai mille problemi. Perché l’Italia è l’unico paese al mondo dove le lamentele di 300.000 persone hanno meno forza di pochi dirigenti.
Perché i nostri politici dialogano con noi pendolari solo in campagna elettorale e nessuno di loro mette la sua faccia dopo, quando grazie ai nostri voti dovrebbero rappresentarci anche nei confronti di Trenitalia?.
Anche nella nostra Regione sono previsti aumenti sul costo dei biglietti e dell’abbonamento dei mezzi pubblici, come avvenuto in Lombardia, chiediamo allora allo Stato e alla Regione di intervenire, ogni giorno viaggiamo su convogli sovraffollati e sporchi, con bagni sudici e impianto di condizionamento perennemente inagibile e da ultimo ma non per importanza viaggiamo costantemente in ritardo.
Se non possiamo reclamare giustizia con una Class-Action e non possiamo ottenere che il servizio migliori, allora i nostri rappresentanti politici almeno ci facciano risparmiare evitando aumenti ingiustificati, in ogni paese moderno un servizio non efficiente non si paga, in ogni paese se si viene serviti male si ha diritto ad un rimborso.
PERCHE’ IN ITALIA NO!”