Aperto il Convegno Pastorale Diocesano

26 Settembre 2011 0 Di redazione

Si è aperto solennemente domenica 25 presso la Chiesa Madre di Cassino, con la celebrazione eucaristica presieduta dall’Abate Dom Pietro Vittorelli, l’Anno Pastorale 2011-2012. Nell’intensa omelia egli ha spiegato: “Se negli anni già trascorsi insieme abbiamo studiato e riflettuto sul Vangelo di Marco, Luca e Matteo abbinando a ciascuno un tema pastorale, quest’anno è la volta del grande Vangelo di Giovanni che ci induce ad una riflessione sulla Carità”. A proposito della carità ha detto: “Povertà economica, disoccupazione, allontanamento dalla Chiesa e perdita di valori, inflazione galoppante, povertà culturale. Tutto questo certo ci interpella ma non tanto ad intervenire soltanto nel fare ma prima di tutto nell’essere, in una testimonianza di amore tra noi, tra coloro che si professano figli di un unico Dio. Senza questo salto di qualità, senza amore, la nostra azione caritativa si svuota di profondità e della forza della redenzione, diventa assistenza sociale”.
Il Convegno Pastorale Diocesano Gesù educa alla Carità nel vangelo secondo Giovanni è dunque iniziato con la Messa e, subito dopo, in piazza Corte, con un momento di bellezza comunicativa ed espressiva come la danza: gli allievi di Le Course de Danse di Laura Bungaro hanno eseguito tre coreografie di grande suggestione per esprimere “con forza – ha detto il P. Abate – la necessità di essere insieme per la vita, del tenersi per mano per affrontare in comunione di spirito le sfide della quotidianità. Un’esperienza, quella dell’utilizzo di linguaggi nuovi per esprimere il vangelo, alla quale la nostra chiesa comincia ad abituarsi e che parte sempre da quel progetto culturale della Chiesa Italiana che raccogliendo la sfida della contemporaneità sa che nessun ambiente e nessuna espressione artistica dell’uomo è priva della presenza di Dio”.
Il Convegno prosegue nei due giorni seguenti con due illustri relatori, lunedì 26 il gesuita Padre Ugo Vanni, che parlerà su “Il tesoro di Giovanni”, e martedì 27 Don Virginio Colmegna, che parlerà su “Uomini a servizio degli altri”.

Relatori

Padre Ugo VANNI, s.j. è nato a Jesùs Maria (Argentina) nel 1929 ed è stato ordinato sacerdote il 9 luglio 1960. E’ gesuita. Ha conseguito la licenza in filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, la laurea in lettere classiche presso l’Università statale di Roma e la laurea in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico. Ha insegnato per molti anni esegesi del Nuovo Testamento alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico, pubblicando nel frattempo numerosi studi su Paolo e sull’Apocalisse, e impegnandosi anche in varie attività pastorali. E’ padre spirituale dell’Almo Collegio Capranica dal 2001.

DON VIRGINIO COLMEGNA
Ordinato sacerdote il 28 giugno 1969, negli anni Ottanta diventa vicepresidente del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza. Nel 1993 è nominato dal cardinal Carlo Maria Martini direttore della Caritas Ambrosiana. Nel 1998 è nominato direttore della delegazione regionale Caritas Lombardia e presidente dell’Agenzia solidarietà per il lavoro (Agesol) impegnata nel reinserimento lavorativo dei detenuti. Nel 2001 è nominato vicepresidente dell’associazione Agenzia di cittadinanza e presidente del progetto Equal “Sostegno all’imprenditorialità sociale”. Nel 2002, il cardinal Martini, prima di lasciare Milano, fonda la Casa della Carità e nomina presidente di questa Fondazione don Colmegna. Il 31 dicembre 2004 don Colmegna lascia la direzione della Caritas Ambrosiana per dedicarsi a tempo pieno alla Fondazione Casa della Carità di cui tuttora si occupa. Nel 2005 diventa presidente del progetto Equal “Sviluppo territoriale del welfare di responsabilità” e nel 2006 presidente del Centro ambrosiano di solidarietà.
Nello scorso mese di giugno l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, su proposta del consiglio di Facoltà di Scienze della Formazione, ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Scienze Pedagogiche con queste motivazioni: “Per il lavoro costante come educatore e formatore di educatori; per l’impegno a difendere i più deboli e soprattutto i bambini e i giovani in qualsiasi circostanza”.Â