Cassino ricorda le vittime del primo bombardamento della città

12 Settembre 2011 0 Di redazione

Cassino ha commemorato le vittime del primo bombardamento della città avvenuto il 10 settembre 1943: i caduti civili della Città Martire solo quel giorno superarono il centinaio; alla fine della guerra furono oltre duemila. La cerimonia di commemorazione, voluta alcuni anni fa dal CDSC onlus, Centro Documentazione e Studi Cassinati, ha avuto una prima fase in mattinata, alle ore 10.30, presso il monumento ai Caduti, dove il vice Sindaco, Avv. Luigi Montanelli, alla presenza delle delegazioni della Associazioni combattentistiche con i loro labari e scortato dal picchetto delle guardie municipali con il gonfalone, ha deposto un fascio di fiori. Subito dopo il lugubre suono di una sirena ha diffuso il suo lamentoso segnale in ricordo delle sirene che, a partire dal quel fatidico 10 settembre 1943, quasi giornalmente avvisavano la popolazione di un imminente attacco aereo.
A dire il vero sabato 10 settembre 2011 la popolazione della città era del tutto assente, salvo una decina di persone. La causa di tale assenza potrebbe essere stata la concomitanza del mercato settimanale del sabato, ma ha certamente contribuito la scarsa attenzione dell’Amministrazione comunale, che non ha provveduto a diramare comunicati stampa ed ha affisso solo qualche manifesto all’ultima ora in luoghi poco frequentati dai cittadini.
La commemorazione più significativa si è svolta nel pomeriggio, alle 17.30, presso la chiesa di S. Giovanni Battista con una messa solenne, voluta dai soci del CDSC, officiata dal parroco d. Antonio Colella con il prestigioso accompagnamento della Corale di S. Giovanni di Cassino. All’inizio del rito funebre ha preso la parola il Presidente CDSC, Dott. Gaetano De Angelis Curtis, per illustrare ai numerosi fedeli convenuti il significato di tale iniziativa e per rievocare brevemente gli eventi di quel tragico giorno. A seguire la Dott.ssa Guglielma Sammartino, del Direttivo CDSC, ha scandito uno per uno i nomi delle vittime di quel giorno, generando visibile commozione tra i presenti. In chiesa era presente il vicesindaco Avv. Montanelli con il Gonfalone, nonché gli ex sindaci Dott. Mario Alberigo ed il Dott. Antonio Grazio Ferraro.
Una cerimonia, dunque, che, pur nella sua semplicità, la Città Martire ha fatto sua, ma che gli amministratori politici hanno sempre stentato a considerare come un atto dovuto alla memoria dei suoi martiri ed alla popolazione di oggi, erede dei valori di pace e di libertà per i quali quei martiri hanno perso la vita.
Foto Alberto Ceccon