Dal 1 ottobre pignoramenti a tutta forza. Federcontribuenti lancia l’allarme

29 Settembre 2011 0 Di redazione

Dall’ufficio stampa Federcontribuenti riceviamo e pubblichiamo:
Dopo il fermo imposto dalla ormai raffreddata ira civile, basteranno appena 90 giorni dalla notifica della prima cartella esattoriale per sguinzagliare i giudici esecutori. Ipoteche, aste immobiliari, fermi amministrativi: i legali della Federcontribuenti stanno vivendo queste ore in attesa del fischio di inizio della partita finale per la salvaguardia dei diritti civili e dell’economia nazionale. Una partita all’ultimo cavillo giuridico ed umano: la squadra messa in piedi dallo Stato contro avvocati e giudici che si troveranno inabissati di lavoro. Appena 90 giorni per impedire vengano vendute case, fermate macchine e mezzi di lavoro, per dimostrare ad esempio l’impedimento, al pagamento, per giusta causa, o per periziare le cartelle esattoriali spesso covo di tassi da usurai ed errori di trascrizione o conteggio. Cosa cambierà esattamente? Prima si notificava l’accertamento al contribuente, questo poteva ricorrere contro di esso in commissione tributaria, nel frattempo il pagamento si sospendeva. Un funzionario prendeva il ricorso e lo trasmetteva all’agente per la riscossione, nel 97% dei casi Equitalia, la quale congelava la cartella fino alla pronunzia della sentenza e comunque solo dopo il 31 dicembre del secondo anno dall’accertamento questa cartella, se non pagata, diventava definitiva e si avviava il procedimento della riscossione. Il contribuente dopo il ricorso perduto, poteva almeno rateizzare, a costi altissimi in termini di interessi pagati, la somma da versare ad Equitalia. Mentre da questo primo ottobre il contribuente potrà proporre ricorso contro la cartella esattoriale, ma, non si vedrà sospeso il pagamento che, ricorso o meno, dovrà pagare entro il sessantesimo giorno dalla data di notifica, altrimenti, dopo 30 giorni dalla scadenza, parte la riscossione mediante pignoramento beni. E se dopo le famose cartelle pazze, vedessimo l’esordio degli avvisi ”pazzi”? E se non si è pagato perchè licenziati o truffati o per improvvisa scomparsa, tragedia, insomma: non esistono solo gli evasori cronici, ma, anche persone oneste cadute improvvisamente in miseria. Specie con una crisi economia di questa portata. Come faranno i giudici a pronunziarsi entro 90 giorni? Questo il termine ultimo imposto per legge. I legali della Federcontribuenti evidenziano l’assoluta iniquità di tale sistema di riscossione, che pregiudica, il diritto di difesa del contribuente, sancito dall’art. 24 della Costituzione. Le piccole e medie imprese rischiano di vedersi pregiudicati i rapporti con le banche con le quali, magari, hanno intrapreso accordi per una linea di credito. L’adozione di una ipoteca esattoriale spingerebbe a negare qualsiasi finanziamento, ed impedire l’accesso al credito a tante aziende italiane significa non solo mettere in crisi l’azienda stessa, ma mettere a repentaglio tantissimi posti di lavoro. Le proposte alternative in materia fiscale sono innumerevoli e tutte ampiamente percorribili, solo che finirebbero per colpire e penalizzare quelle categorie di privilegiati che il governo non ha mai osato sfidare, ma che ha protetto e difeso, regalando loro quello scandaloso scudo fiscale che ben conosciamo . La stessa chiesa, sempre molto prudente nelle sue censure al governo, ha dovuto ammettere, che la manovra finanziaria nel suo complesso, avrà un effetto devastante per le famiglie. Questo governo, con il bene placido di tutta l’opposizione, sta distruggendo l’economia nazionale, sta adottando, volutamente, misure anti costituzionali, sta umiliando la società civile. Dietro il falso problema del debito pubblico, debito che la Federcontribuenti ha spiegato precisamente come fronteggiare, questo governo sta varando misure aspre, illogiche e illecite. Continuando a fare abuso di potere contro i cittadini e per regalare lo Stato italiano al potere economico di combriccole di affaristi di stampo puramente fascista.