Sciopero della Cgil, aderiscono i consiglieri di maggioranza del comune di Cassino

5 Settembre 2011 0 Di redazione

I Consiglieri di maggioranza del Comune di Cassino aderiscono allo sciopero indetto dalla CGIL, contro l’ennesima manovra finanziaria, condividendone integralmente le motivazioni.

In gioco c’è il futuro del Paese – dichiara il capogruppo dei Democratici Francesco Carlino – e l’unica cosa evidente che emerge dall’operato di questo governo è l’accanimento nei confronti di tutto ciò che in Italia è pubblico (a partire dal lavoro) e che rappresenta il sistema di regole su cui si basa l’unità del Paese, in una manovra senza precedenti con conseguenze drastiche che vanno a colpire sempre le solite categorie e vede ancora una volta danneggiati gli enti locali.

Se non cambia l’orientamento politico del governo – sottolinea il capogruppo di SEL Gino Ranaldi – e si continua a procedere in questa direzione, si mette a rischio l’erogazione di servizi essenziali. Tagliare i fondi destinati agli enti locali, vuol dire colpire direttamente il cittadino rischiando di non garantire i servizi che i Comuni erogano ogni giorno a persone e famiglie: scuole, assistenza, asili, trasporti, pulizia delle città.

Condividiamo in pieno – aggiunge il capogruppo della FdS Vincenzo Durante – la base di un primo corpo di emendamenti preparato dalla Presidenza Nazionale dell’Anci, con i quali si chiede a gran voce che alla manovra vengano apportate modifiche significative, tali da non renderla compressiva e soffocante per le finanze dei Comuni italiani. Per non parlare poi dell’attacco al mondo del lavoro, come per esempio l’inserimento nella finanziaria dell’abolizione dell’art. 18.

Spiace constatare – conclude il consigliere IdV Rosario Iemma – che con questa manovra, a pagare, siano proprio i lavoratori dipendenti del P.I. che vedono imporsi il famigerato contributo di solidarietà. Invece un forte contributo andrebbe richiesto a chi ha usufruito di condizioni vantaggiose per il condono fiscale sui depositi all’estero che unitamente ad una politica di dismissioni del patrimonio statale e di recupero dell’evasione fiscale potrebbe garantire alle casse dello Stato risorse rilevanti.

Devono essere eliminati dal decreto i tagli e consentire agli Enti Locali una maggiore disponibilità di risorse attraverso la rivalutazione degli estimi catastali, una migliore compartecipazione all’Irpef e all’Iva, una diversa modalità del sistema tariffario dei rifiuti e una revisione del Patto di Stabilità.

Per tutte queste ragioni i consiglieri di maggioranza del Comune di Cassino ritengono di dover esprimere, attraverso l’adesione allo sciopero, il proprio dissenso a questa manovra finanziaria e la vicinanza a tutte quelle categorie penalizzate da questo governo.