Sciopero della fame contro il massacro di cani e gatti in Spagna e Romania

24 Settembre 2011 5 Di redazione

Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
Sono gia oltre 9000 le persone che hanno aderito alla giornata di sciopero della fame indetto da AIDAA per il prossimo 30 ottobre 2011 contro il massacro dei cani e dei gatti in Spagna e Romania e per sostenere il documento presentato dall’associazione italiana difesa animali ed ambiente alla commissione petizioni del parlamento Europeo intitolato “Richiesta di moratoria dell’eutanasia a carico di cani e gatti nei paesi dell’Unione Europea e per l’introduzione obbligatoria della sterlizzazione come unico metodo per il controllo del randagismo nei paesi dell’Unione Europea”, documento iscritto all’ordine dei lavori della commissione petizione lo scorso 14 agosto con il numero 130/2011, documento trasmesso all’intergruppo del parlamento europeo sul benessere e la protezione degli animali cosi come comunicato all’Associazione dalla segreteria della commissione petizioni con lettera dello scorso 11 agosto 2011 a firma della dottoressa Karen Lone Chioti, funzionario della commissione petizioni del parlamento europeo.

Lo sciopero della fame sarà accompagnato a Roma dalla presentazione ufficiale del nuovo movimento per la vita degli animali di AIDAA che affiancherà l’associazione italiana a livello europeo per sostenere e tutelare le iniziative promosse dagli animalisti a tutela del diritto alla vita degli animali d’affezione e per il riconoscimento dei diritti degli altri animali a partire dalla lotta contro la macellazione dei cavalli.

Nel frattempo AIDAA ha individuato e denunciato 9 persone facenti parte di un gruppo associativo che in questi anni con la scusa di raccogliere fondi per la salvezza dei cani hanno truffato migliaia di persone e pur avendo salvato in questi anni un numero peraltro esiguo di cani dalla pena di morte certa nelle perreras spagnole, ha raccolto fondi per centinaia di migliaia di euro la cui destinazione finale è assolutamente ignota e che inoltre sono a detta dell’associazione responsabili di traffico internazionale di animali provenienti dalla Spagna e dal Sud Italia e che transitando per due strutture canile in Lombardia ed Emilia Romagna vengono poi destinati ai paesi del Nord Europa con destinazione ignota.