Spettacolare Esordio del Janula Jazz Festival 2011

18 Settembre 2011 0 Di redazione

Con entusiasmo e grande affluenza ha preso il via la prima edizione del Janula Jazz Festival. La manifestazione è organizzata dall’associazione “Jazz e Libertà“, nata all’interno dello storico Bar Italia, trasformato in un vero e proprio “jazz club” dall’incontro di quattro amici appassionati di musica jazz: Roberto Reale e Francesco Mascio a cui si sono aggiunti Daniele Camerlengo e Antonio Violo. Il progetto degli organizzatori si rivolge in particolare ai giovani ed ha il meraviglioso intento di realizzare, attraverso diversi canali espressivi, una dimensione comunicativa tra musica, artigianato ed arti figurative; in particolare ha l’obiettivo diffondere la cultura musicale in generale, privilegiando quella di stampo jazzistico.
La cornice ospitante dello manifestazione è nel centro della città e ruota intorno al Bar Italia in Corso della Repubblica: il “palcoscenico” accoglie ai due lati della strada variegati stands e nel centro il palco.
Il programma offre:
Creatività tra arte e improvvisazione musicale
17:00-19:00: Laboratori Interattivi Musica, Artigianato ed Arti Figurative
Gli strumenti e i loro suoni sul palco
19:00-20:00: Sound Check Artisti
Aperitivo in jazz
20:00-21:30: Kukalounge Jazz DJ set con Gianluca Terenzi
Performance sul palco
21:30-00:00: JJNIGHT: MARCO ZURZOLO QUINTET in concerto
Tutti i musicisti si ritrovano nel Bar Italia
00:00 in poi: JJNIGHT Jam Session
L’atmosfera che si respira è attraente e ci rammenta come la musica sia un fenomeno sociale che attira le masse alle quali dà emozioni; ma oggi c’è qualcosa di più a rinvigorire gli animi e a risvegliare la curiosità: la manualità creativa degli artisti.
Alle 21,50 di questa calda serata di fine estate, è arrivato il momento del concerto. I tavolini sono tutti occupati, il pubblico ha riempito gli spazi ed è più che mai ansioso di ascoltare, sul palco sale la band: Marco Zurzolo 5tet.
Marco Zurzolo, leader del quintetto, è un versatile sassofonista e compositore, che nel corso della sua carriera si è sperimentato in differenti generi musicali, collaborando con artisti italiani e stranieri tra cui Pino Daniele, Van Morrison, Kocani Orkestar, Rita Marley Don Moye and Art Ensemble of Chicago, Mike Minieri, Enrico Pierannunzi. Nel ‘95 inizia la sua attività di compositore incidendo il cd “Lido Aurora”, successivamente escono “Polvere di Napoli”, “Ex-Voto”, “Napoli ventre del sud”, “Pulcinella”, “Zurzolo suona Viviani”, “Sette e Mezzo”, “Samsara”, “Migranti. Un mare di sogni”. Vince diversi premi, realizzando colonne sonore per film, cortometraggi e spettacoli teatrali tra cui “Pianese Nunzio di anni 14”, “Trash”, “Vita di Galileo”, “Polvere di Napoli”, “Il Manoscritto di van Haecken”, “Resurrezione”, “Una mattina di Maggio”. Partecipa al “Festival International de Jazz de Montreal”, a “Umbria Jazz”, a “Somigliano Jazz”, rappresenta Napoli alla Festa della Musica in Francia, si esibisce al “Bluenote” di Milano e al “AlexanderPlatz Jazz Club” di Roma.
Il resto del gruppo è formato da Alessandro Tedesco al trombone, Davide Costagliola al basso elettrico, Vincenzo Danise al piano, Gianluca Brugnano alla batteria.
Davvero ottimo il lavoro di tutti i musicisti: molto interessante la cadenza jazzistica e l’uso delle spazzole del batterista; il pianista sembra davvero incontenibile, si muove sulla tastiera velocissimo e sfrenato; apprezzabili gli arrangiamenti del bassista che suona ineccepibilmente un basso elettrico a quattro corde; ritmo e grinta caratterizzano le note del trombettista; spettacolari i movimenti del sassofonista, che agita il sax disegnando la sua musica nell’aria. Quello che i presenti ascoltano è una sapiente cultura del linguaggio jazz unita ad una forte espressività cromatica, spruzzata di tradizione popolare che dà vita ad un genere assolutamente unico. I brani sono un continuo alternarsi di momenti diversi, tutti di grande intensità e di sinergia; gli applausi si sentono, ma non interrompono il dialogo musicale, anzi si fondono. Aumenta la partecipazione quando si manifesta la sensibilità partenopea di Marco Zurzolo, che si dice orgoglioso di essere su quel palco e ricorda di aver avuto, lì a Cassino, come maestro il professore Francesco Bianchi.
La performance si conclude con “successo”, perché la buona musica è “emozione, passione, divertimento e …… jazz”.
La serata continua al Bar Italia, dove tutti gli strumentisti liberamente esprimeranno la propria partecipazione.
Noi speriamo che Janula Jazz sia una finestra sul mondo della musica e che possa offrire anche “domani” un’ampia visione delle diverse ritmiche.

Alba Loretta Ceccon

Foto Alberto Ceccon
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