Carcere di Frosinone a rischio sicurezza, i sindacati organizzano un sit-in

26 Ottobre 2011 0 Di redazione

Un SIT-IN di protesta, il prossimo lunedì 31 ottobre 2011, dalle ore 09.00 alle ore 13.00, davanti alla Casa Circondariale di Frosinone per denunciare e sensibilizzare rispetto ai gravissimi disagi lavorativi del personale di Polizia Penitenziaria che all’interno del carcere operano. “Ad un anno di distanza dalla nostra ultima protesta – si legge in una nota congiunta dei sindacati rappresentati nel penitenziario -siamo costretti a dichiarare che nulla è cambiato, anzi! la situazione è peggiorata in modo esponenziale, permanendo la scellerata politica gestionale della Direzione che consiste nel non far nulla di nulla. L’immobilismo dei vertici amministrativi della Casa Circondariale sconcerta e sgomenta. Per questo scendiamo nuovamente in piazza! Non di meno la cronica, accertata, mancanza di personale mette a rischio l’incolumità di quei Poliziotti penitenziari che, oltre a svolgere turni massacranti e a ricoprire contemporaneamente più posti di servizio, lavorano al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Per cercare di fronteggiare ciò abbiamo chiesto, inutilmente, al Direttore di convocarci per il riesame dell’intera organizzazione del lavoro. Mancano oltre 60 unità, rispetto all’organico previsto di 260. Da tempo si afferma una presenza media di 525 detenuti, rispetto alla capienza dell’istituto fissata in 325! Qualcosa pur bisogna fare e inventarsi. Non si rispettano i più elementari diritti soggettivi del lavoratore, con conseguente logorio psico fisico del personale di Polizia Penitenziaria. I servizi – il più delle volte – sono pianificati giornalmente senza rispettare il congruo periodo di preavviso previsto; accade sovente che il personale sia trattenuto in servizio per coprire i turni successivi a quello di competenza, senza oltretutto vedersi riconosciute le rispettive competenze retributive accessorie. Capita altresì che lo stesso personale non possa fruire di Riposi settimanali né di Congedo; a tal proposito si evidenzia che la stragrande maggioranza del personale ancora non ha fruito del Congedo Ordinario concernente l’anno 2007 ed ha accumulato svariati giorni di Riposi da recuperare. In contrasto con le normative vigenti, poi, tutte le decisioni sono prese unilateralmente dal Direttore a discapito del personale che, nonostante i disagi, continua a garantire un servizio efficace, con spirito di abnegazione e attaccamento al lavoro; lo stesso PRAP sembra essersi dimenticato dell’istituto di Frosinone nonostante le ripetute richieste di convocazione e nonostante avesse garantito, nell’incontro del 29 luglio 2011, un prioritario interessamento. La Direzione non è solo sorda alle lecite richieste del personale, ma sin anche ad instaurare un rapporto costruttivo con le sigle sindacali. In questa situazione di estremo disagio, quotidianamente affrontato dalla Polizia Penitenziaria, rileviamo l’assoluta mancanza di dialettica tra il Direttore della C.C. Frosinone con il personale e con le OO.SS. scriventi. Sovente, infatti, il Direttore “gestisce il personale” tramite l’apertura di procedimenti disciplinari a carico degli operanti (il più delle volte le contestazioni riguardano errori commessi durante il doppio turno di lavoro, quando, cioè, si cerca di fare di più, proprio per sopperire alla carenza di personale e garantire il servizio e la sicurezza), anziché instaurare un’adeguata comunicazione con gli stessi, anziché ricercare la condivisione degli obiettivi. E questo si ripercuotesull’efficacia e sulla professionalità, causando disagio e demotivazione, frustrazione e sofferenza psicologica invece di un benessere organizzativo. Il Direttore agisce con arroganza e prevaricando ogni tipo di normativa! Esempio ne sono, come detto, l’interpello matricola e vari orari di lavoro modificati arbitrariamente, così come le disposizioni emanate che si sovrappongono tra loro divenendo inapplicabili. La conseguenza di questa mala gestione è il collasso del carcere! L’Amministrazione centrale e regionale, però, a fronte di tali gravissime problematiche (che pur sono state segnalate e comunicate) non fornisce nessuna risposta concreta, aggravando l’insicurezza e i rischi dei Poliziotti operanti. L’Amministrazione Centrale aveva previsto e promesso di integrare l’organico con gli agenti del 160° corso, ma delle 10 unità promesse nessuna notizia si è più avuta! Ora in vista dell’assegnazione degli agenti del 163° corso ci troviamo con una proposta di assegnazione da parte del DAP di “zero” unità, nonostante una richiesta del PRAP di “otto” unità. Reiteriamo, quindi, la nostra richiesta di AIUTO agli organi centrali dell’Amministrazione Penitenziaria. Le scriventi OO.SS., considerato il protrarsi di tali atteggiamenti che, di fatto, hanno minato in maniera irreversibile le relazioni con il Direttore della Casa Circondariale di Frosinone, e non avendo avuto alcuna risposta dopo l’interruzione delle relazioni sindacali avvenuta l’8 giugno 2011. Chiedono · di valutare l’opportunità di predisporre accertamenti ispettivi; · la sostituzione dell’attuale Direttore con altro Dirigente capace e motivato: che sia in grado di migliorare l’attività lavorativa del personale di Polizia Penitenziaria (cui va assicurata DIGNITA’ professionale e umana) garantendone i diritti elementari e che sappia connotare la propria azione in trasparenza, correttezza, buon senso edaffidabilità. In fondo noi Vogliamo solo un istituto organizzato secondo disposizioni di legge, in modo da garantirne il buon andamento attraverso democrazia e imparzialità. Si dia speranza a chi lavora.”