Autismo, scongiurato il rischio di sospensione dell’attività per la fondazione “Il Cireneo”

15 Novembre 2011 0 Di redazione

La Asl Lanciano Vasto Chieti farà fronte con fondi attinti dal proprio bilancio alle necessità di bambini e ragazzi autistici assistiti attraverso la Fondazione “Il Cireneo”. Ha avuto un epilogo positivo un’intensa e convulsa giornata che ha visto l’occupazione degli uffici della Direzione generale della Asl da parte di 57 ragazzi autistici e delle loro famiglie per i quali si era profilato il rischio di una sospensione dell’assistenza per motivi economici. L’attività de “Il Cireneo”, infatti, fino allo scorso anno veniva finanziata attraverso progetti obiettivo regionali rinnovati annualmente. La Fondazione, però, è venuta a trovarsi negli ultimi mesi in grave difficoltà a causa della mancata individuazione dei fondi necessari per l’anno 2011. Consapevole della assoluta necessità di garantire tali fondamentali livelli di assistenza per i soggetti autistici, il Direttore generale della Asl Francesco Zavattaro si è fatto promotore presso la Giunta regionale di una soluzione che permettesse alla Fondazione “Il Cireneo” di svolgere la propria attività senza creare disagi agli assistiti e alle loro famiglie. L’istanza è stata ovviamente condivisa dal Presidente e dal governo regionale, che tempestivamente, nella seduta di ieri, hanno adottato una delibera con la quale consentono alla Asl Lanciano Vasto Chieti di attingere a fondi di bilancio propri per erogare a “Il Cireneo” oltre un milione di euro, che integrato ai 178.280 euro stanziati su fondi della Regione permetteranno di dare copertura finanziaria alle attività assistenziali della Fondazione.
“Credo che le famiglie abbiano compreso – sottolinea il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Francesco Zavattaro – l’impegno profuso dall’Azienda nella ricerca di una soluzione che contemperi le necessità assistenziali degli utenti fragili con gli obiettivi di risanamento economico e, soprattutto, con la riconduzione dell’attività amministrativa in un alveo di legittimità e di correttezza”