Gas lacrimogeni e proiettili di gomma armi letali, Amnesty International ha già espresso preoccupazione circa il loro uso eccessivo

26 Novembre 2011 0 Di redazione

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Gas lacrimogeni, proiettili di gomma, cannoni ad acqua, e granate stordenti, vengono utilizzati dalle forze di polizia per disperdere le folle: ma sino a che non si sono verificati numerosi decessi nelle rivolte della cosiddetta “Piramvera Araba” ma ancor più di recente a piazza Tahrir al Cairo pochi avevano avuto il coraggio di parlare delle gravi conseguenze che possono subire i manifestanti a causa dell’utilizzo indiscriminato di questi che dovrebbero essere dei deterrenti che però si potrebbero essere rivelati letali.
Il dipartimento della difesa degli Stati Uniti descrive le armi non letali come “destinate a produrre effetti reversibili su personale e materiale”.
Nonostante ciò sarebbero numerosissimi gli attivisti che hanno riportato gravi lesioni a causa di gas lacrimogeni sparati ai contestatori da distanza ravvicinata, per non parlare delle testimonianze dei decessi accaduti.
Inoltre, la “non-letalità” del gas è stata messa in forte dubbio, così come seri interrogativi sono stati posti dopo le recenti morti durante le proteste di questa settimana in piazza Tahrir al Cairo.
Secondo Al Jazeera, ci sono stati ripetuti lanci di gas lacrimogeno di un tipo particolarmente virulento. Molti di coloro che sono stati uccisi si dice che siano morti di asfissia.
A testimoniarlo gli operatori sanitari che hanno ravvisato i sintomi da inalazione di gas lacrimogeni.
Circa il 70 per cento dei soggetti erano svenuti a causa di attacchi d’asma e persino convulsioni, come non era mai accaduto in precedenza.
La stessa Amnesty International ha anche espresso preoccupazione circa l’uso di gas lacrimogeni in piazza proprio dopo aver ricevuto le segnalazioni provenienti da fonti mediche che hanno affermato come alcuni dei manifestanti deceduti risultavano essere soffocati dopo aver inalato gas lacrimogeno
Le agenzie governative, i dipartimenti di stato e del commercio in particolare, regolano l’esportazione di gas lacrimogeni e altre armi non letali con la concessione di licenze di esportazione che consentono ai produttori di vendere gas lacrimogeni a compratori stranieri.
Due società statunitensi sono state identificate come i principali esportatori dei dispositivi: la Systems Inc e Technologies Inc, entrambe con sede in Pennsylvania.
Secondo alcuni esperti gli acquirenti nel momento in cui ordinano quelle che sono definite comunque armi, dovrebbero ottenere pacchetti “formativi” per assicurarsi che le armi siano impiegate correttamente. La mancanza di un’adeguata formazione potrebbe essere la causa di eventuali incidenti mortali.
Due sono i tipi di gas lacrimogeni più comunemente utilizzati: il Chlorobenzylidene malononitrile (noto anche come CS) e Chloroacetophenone (spesso conosciuto come CN).
Sono entrambi gas irritanti che colpiscono gli occhi, naso, bocca e polmoni e causano lacerazioni, starnuti e tosse.
“L’effetto principale è la mancanza di respiro, dolore e disagio,” si legge nel catalogo della Systems Inc.
Alcuni studiosi, esperti di veleni hanno sottolineato da tempo che massicce dosi di gas potrebbero essere fatali anche per individui sani, mentre coloro che hanno già condizioni pregresse, come asma o altre malattie respiratorie, sono soggetti ad un rischio più elevato. Tuttavia, se vengono inalate grandi dosi, in particolare in spazi ristretti, potrebbero causare danni ai polmoni e portare alla morte, anche per le persone sane in caso di quantità massicce.
Per non parlare dei rischi connessi al lancio delle granate che contengono i lacrimogeni. I contenitori pesano tra 175 e 500 grammi e sono in alluminio o acciaio: gran parte delle lesioni sono causati dal fatto che questi contenitori sono sparati su aree affollate.
Anche i proiettili di gomma, che dal nome potrebbero apparire come totalmente innocui sarebbero in grado di causare gravi lesioni.
I proiettili vengono sparati tramite cartucce in alluminio, con un peso totale di circa 185 gr. Per fare un esempio, di uno dei modelli esistenti, ogni cartuccia contiene tre bastoncini di gomma che vengono esplosi quando vengono sparati verso i soggetti.
Le testimonianze che giungono dall’Egitto sono inequivocabili: numerosi, sono i decessi ed i feriti gravi colpiti dai proiettili di gomma.
Se sparati da distanza ravvicinata, o alla testa nella concitazione della sommossa, hanno comunque elevata possibilità di essere anch’essi letali.
Non sappiamo se nelle recenti proteste il non corretto o eccessivo utilizzo di questi strumenti sia voluto o meno, ma per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, resta il fatto che tutto il sistema delle cosiddette “armi non letali” dovrebbe essere assolutamente rivisto perché da quanto sta emergendo, tali dispositivi che dovrebbero essere deterrenti, si rivelano armi micidiali e purtroppo letali.