L’A.S.La COBAS teme un amaro pacco di Natale per i dipendenti Fiat di Cassino

9 Novembre 2011 0 Di redazione

“Si avvicina la fine dell’anno e molti lavoratori, sopratutto vicini alla pensione, dipendenti dello stabilimento FIAT di Piedimonte San Germano , temono l’arrivo della lettera di licenziamento, così come è avvenuto per 50 loro colleghi il 31 dicembre scorso”. Lo scrive in una nota Salvatore Ascione segretario provinciale dell’A.S.La COBAS. “Infatti lo scorso anno la Fiat comunicava , con lettere datate 31 dicembre 2010, il licenziamento e la messa in mobilità di 50 lavoratori (anziani e con ridotte capacità lavorative per evidenti patologie prevalentemente professionali) . Quello era ed è tutt’ora un uso distorto e illegittimo degli ammortizzatori sociali. Infatti molti di questi si sono visti slittare il raggiungimento dei requisiti pensionistici di oltre 12 mesi a causa delle riforme governative che hanno allungato l’aperture delle finestre. Il danno subito è notevole, in quanto sono costretti a vivere dell’indennità di mobilità di circa 700 euro mensili . Per questo hanno fatto ricorso al giudice del Tribunale del lavoro di Cassino, alcuni attraverso l’ufficio legale dell’A.S.La COBAS, per chiedere il risarcimento dei danni.
L’A.S.La COBAS invita tutti i lavoratori FIAT a resistere e ad impugnare gli eventuali licenziamenti”.