Ospedale di Lanciano, entra in funzione la risonanza magnetica

9 Novembre 2011 0 Di redazione

Sono stati eseguiti ieri pomeriggio all’Ospedale “Renzetti” di Lanciano i primi esami che prevedono l’uso della risonanza magnetica. La sofisticata tecnologia è stata impiegata per indagini diagnostiche a carico dell’encefalo su due pazienti ricoverati in Neurologia, mentre oggiAggiungi un appuntamento per oggi saranno allargate anche al rachide lombo-sacrale per i malati dell’Ortopedia. Il direttore dell’unità operativa di Radiologia, Antonio Marulli, ha infatti stilato un calendario che prevede l’esecuzione di esami di risonanza su encefalo e rachide per tre giorni a settimana, sia al mattino sia di pomeriggio, sempre in regime di ricovero ospedaliero, previa selezione clinica dei casi con gli specialisti di riferimento.
Come da programma, l’attività della risonanza in questo primo periodo sarà quindi riservata ai soli pazienti interni, per consentire al personale di acquisire totale padronanza della diagnosticasu pazienti attentamente studiati e valutati.
«Abbiamo messo in campo il massimo impegno per dare avvio agli esami – sottolinea il Direttore sanitario aziendale, Amedeo Budassi – proprio per testimoniare la volontà concreta della Direzione aziendale di ampliare l’offerta diagnostica dell’Ospedale di Lanciano e dare agli utenti un servizio atteso da tempo. Con la stessa determinazione saranno portate a termine nelle prossime settimane le iniziative necessarie al completamento della dotazione di personale e all’avvio graduale di tutte le complesse funzioni di cui dispone una tecnologia evoluta come la risonanza. Credo che questo atteggiamento sia la migliore risposta a tutte le polemiche che periodicamente vengono sollevate sul ruolo del presidio di Lanciano e che finiscono col danneggiare soprattutto l’immagine delle nostre strutture, creando un clima di sfiducia tra i cittadini».
L’avvio della nuova diagnostica è stato accolto con soddisfazione dalle associazioni di volontariato presenti in ospedale, soprattutto dal Tribunale per i diritti del malato, che aveva seguito da vicino tutto l’iter e sollecitato con insistenza l’esecuzione dei primi esami.