Distributori presi d’assalto in città e fuori, lunghe code per assicurarsi un pieno di benzina

23 Gennaio 2012 0 Di Felice Pensabene

La protesta degli autotrasportatori comincia a farsi sentire anche a Cassino. I distributori in città, per tutto il giorno, sono stati letteralmente presi d’assalto dagli automobilisti che cercano di fare il pieno di benzina o gasolio. Vere e proprie scene di isteria si sono registrate già da questa mattina per le lunghe file ai distributori. Non sono mancate anche liti per il rispetto delle code. Molti commercianti che avevano i loro negozi nelle vicinanze dei distributori sono stati anche aggrediti dagli automobilisti in fila per rifornire le auto, nel timore che potessero scavalcare le lunghe code. Una situazione caotica e di nervosismo che ha coinvolto anche i rifornimenti di carburanti  fuori città. Lungo la Casilina in direzione nord e sud lunghe code si son registrate per tutta la mattinata e nel pomeriggio. Sulla Casilina verso Roccasecca, sono molte  le auto ancora incolonnate da ore sia in un senso che nell’altro, ancora in queste ore. I disagi, dovuti alla protesta degli autotrasportatori comincia a ripercuotersi  anche nel  Lazio da questa notte, infatti, anche il casello della A1 di Cassino è stato bloccato dai TIR che bloccano l’entrata e l’uscita dei mezzi pesanti. Dilaga in tutta Italia, quindi la protesta dei Tir e lo Stato cerca finalmente di correre ai ripari. Dopo aver messo in ginocchio la Sicilia, i blocchi degli autotrasportatori si sono estesi nelle ultime ore a molte strade e autostrade, in particolare al Sud, rendendo critica sia la circolazione del traffico sia il rifornimento di beni di prima necessità come il carburante e i generi alimentari, rischiando di paralizzare anche l’industria, come sta accadendo alla Fiat di Melfi che ha annunciato di dover interrompere, a partire da domani, la produzione della “Grande Punto” nello stabilimento di Melfi, in Basilicata. Per Viabilità Italia, il Centro di coordinamento istituito presso il Viminale e riunito no stop per monitorare la situazione, l’iniziativa riguarda i soli mezzi pesanti ma gli incolonnamenti provocano code e rallentamenti anche alle autovetture.