Federcontribuenti: tracciabilità bancaria nulla per milioni di protestati

31 Gennaio 2012 0 Di redazione

Dal 1 febbraio parte il divieto di ritirare contanti per mille euro ma, il Presidente della Federcontribuenti, Finocchiaro, domanda al governo come ”tracciare” tutti quegli utenti finiti nel Crif: «Apprendiamo con indignazione il rigore e la propaganda politica in atto alla quale rispondiamo, ribadendo, che milioni di imprese, imprenditori e altrettanti cittadini non potranno adeguarsi alle norme sulla tracciabilità dei movimenti bancari perche’ privi di conti correnti, carte di credito o addirittura privi delle carte prepagate con iban avendo avuto nel passato problemi di protesti o di iscrizione nell’elenco dei cattivi pagatori. »
La possibile soluzione, secondo Finocchiaro, « il governo deve garantire a questi cittadini l’apertura di conti semplici o carte prepagate con iban risolvendo un serio problema nato da un obbligo legislativo e che coinvolge almeno un milione di soggetti che si trovano in queste condizioni. Altrimenti li indurremo alla clandestinità e gli impediremo di rientrare nel tessuto lavorativo e fiscale». Inoltre, in attesa il governo decida di intervenire, bisogna precisare che « imprese e cittadini rischiano pesanti sanzioni non potendo effettuare movimenti finanziari tracciabili. L’Agenzia delle Entrate prepari una moratoria per i soggetti coinvolti che garantisca la non punibilità sui movimenti effettuati senza il rispetto delle nuove norme di legge. All’Abi chiediamo l’apertura di un tavolo di lavoro che affronti velocemente la questione, consapevoli che l’apertura di conti semplici e carte prepagate con Iban, oltre che portare al sistema bancario somme di denaro ingenti, non costituisce per le banche nessun rischio: la legge bancaria non vieta l’apertura conti a soggetti iscritti nell’elenco dei cattivi pagatori o addirittura a protestati, eppure questa norma non trova pratica.