Fiume “chiuso” a Cassino. Italia Nostra insorge e presenta denuncia in procura

4 Gennaio 2012 0 Di redazione

“Anno nuovo storie vecchie, dolorose ed incredibili… almeno per l’ambiente” lo scrive in una nota Angelo Spallino presidente della sezione cassinate di Italia Nostra. “La denuncia presentata in Procura e’ un atto dovuto per chiunque ritenga grave quanto segue; per chi vuole cercare scusanti , giustificazioni ed aggiustamenti possiamo solo provarne vergogna, noi per loro! il giorno 2 gennaio per circa sette ore il tratto di fiume Rapido lungo tre km che costeggia la strada per Caira e’ stato chiuso; a qualcuno serviva che non ci fosse acqua ed allora, giu’ dal ponte un bel camion di terra ed amen. Come se fosse una semplice traversa stradale dalla quale il traffico poteva essere deviato; solamente non era una strada secondaria e nemmeno un fosso di scolo o un canale ma un fiume tutelato dalle vigenti leggi ambientali con pesci ed uccelli.Chiaramente la quasi totalita’ di pesci e’ morta cosi’ come le uova di frega; e si! perche’ nonostante da molti anni la portata del fiume Rapido nei suoi rami naturali sia stata artatamente fatta diminuire per gli interessi privati la incessante azione di tutela della societa’ civile, dei pescatori e di Italia Nostra in particolare ha fatto si che essi ritornasero ad essere luoghi di vita e di riproduzione della famosa trota salmonata del fiume rapido(salmo trutta fario): il filmato girato con oggetto trote bocchegianti e’ emblematico . Noi di Italia Nostra non possiamo transigere su questi atti di prepotenza e banditismo ambientale gravi per se stessi ed indici di una coscienza ambientale diffusa molto lontana dal consolidarsi; il problema per cui e’ stato chiuso il fiume poteva essere risolto in almeno due altri modi molto meno cruenti, non ci voleva la laurea in ingegneria.Si e’ scelta la maniera piu’ facile, un bel camion di terra e via. Quello che spaventa e’ questo: gente cosi’ disinvolta cosa altro puo’ essere capace di fare? NESSUN DORMA ! PERCHE’ NESSUNO E’ AL SICURO! Oggi ti rubano il fiume domani la tua dignita’! Ed il tentativo di chiudere il ramo naturale del fiume viene portato avanti da un manipolo di speculatori urbanistici grandi e piccoli che da almeno trenta anni ha messo gli occhi sui terreni contermini al fiume o che si gioverebbe di una sua “scomparsa” E non sono meno esecrabili quanti, nel 2001 , a Cassino , hanno richiesto, e parzialmente ottenuto, il declassamento del fiume Rapido e del fiume Gari per portare avanti una speculazione urbanistica di cui adesso sentiamo le conseguenze per palazzi costruiti troppo vicino ai fiumi che, bene che vada , hanno bisogno delle opere di urbanizzazione.E queste si fanno , quando si fanno al massimo risparmio, al costo di un camion di terra tanto i veri costi li paga la collettivita’! Ed il lievitare negli anni della volumetria di costruito prevista sulla area che dovrebbe essere liberata dalla marmeria nel parco del Gari e’ solo uno degli esempi di questo appetito crescente. Su questo Italia Nostra di Cassino e’ pronta a dare battaglia: almeno 50 metri dal fiume alla sua sinistra orografica, nessuna strada ed il resto dell’area recuparata interamente per il parco del Gari. Ed e’ il minimo da pretendere: in caso contrario avremo palazzi al posto della marmeria : bel guadagno per i cittadini! si allega foto e denuncia presentata per i fatti del 2 gennaio”.