La protesta di un residente di via Mandrine a Cassino, “noi cittadini di serie B”

12 Gennaio 2012 0 Di redazione

“Buongiorno, sono Massimiliano Evangelista ed abito in Via Mandrine e vorrei fare alcune precisazioni e segnalazioni”. Così comincia lo sfogo di un residente della frazione Panaccioni a Cassino.
“Comincio con il dire che la suddetta strada è stata chiusa al traffico per 9 anni circa per i lavori della TAV con chiari disagi per i cittadini, ma al danno si è aggiunta la beffa, i soldi destinati alle opere compensative sono stati destinati ad altre opere in altri luoghi, quelli destinati a via Mandrine non sono stati sufficienti per il rifacimento di tale strada che in parte è rimasta com’era negli anni 80 e mi riferisco in particolare proprio al tratto in cui tale perdita c’è stata ed ha finito di rovinare il manto stradale.


Ricordo che su Via Mandrine transita l’autobus scolastico con i bambini per 4 volte al giorno.
Ringrazio Antonio Giannandrea per aver sollevato il problema, anche il sottoscritto aveva provveduto a farlo e non solo ad ACEA ma anche all’ufficio devi vigili urbani di Cassino proprio per segnalare le precarie condizioni di sicurezza in cui versa quel tratto stradale, nella segnalazione (protocollata al comune) ho anche evidenziato che una macchina è rimasta incastrata nel fosso che la perdita in oggetto ha creato; l’ufficio dei vigili urbani verbalmente mi ha risposto che spetta ad ACEA ripristinare il manto stradale, oltre ciò non è andato.
Martedì, ACEA mi ha chiamato dicendomi che la perdita era stata riparata, effettivamente hanno fatto un intervento che non è stato risolutorio, ho risegnalato il problema ed ho segnalato anche che la perdita ha causato notevoli danni al manto stradale chiedendo a chi spettasse la riparazione, la signorina dell’ACEA, molto gentile, non ha saputo rispondermi.
Ora la mia domanda è noi di Via Mandrine siamo cittadini di serie B? Paghiamo forse meno tasse di chi abita nel centro di Cassino?
Pongo questi quesiti per venire al secondo problema ossia il GAS METANO.
Anche in questo caso, come in genere accade quando ci sono grosse opere che devono intaccare il territorio (ricordo qui TAV, GAS, Discarica Panaccioni, forse siamo raccomandati!), la costruzione di mega condotte di GAS ha in interessato la frazione di Cassino, S.Angelo in Theodice, nella quale si trova la suddetta strada, in passato e sembra, a giudicare delle lamentele consiliari, in futuro.
Anche qui danno + beffa si mostrano binomio inseparabile per i “CITTADINI” di Via mandrine, la società che gestisce il metano a Cassino la Acquamet SpA ha realizzato le condotte sulle strade vicine a Via Mandrine e in parte in via Panaccioni e nonostante le richieste formalizzate dai cittadini della zona, ritiene che non sia “economicamente” conveniente portare il metano nelle case della zona. Personalmente pago d’inverno, oltre alle tasse, 300 Euro al mese di GPL. Mi pongo un quesito, ma la ACQUAMET gestisce un qualcosa di suo o un qualcosa che appartiene alla collettività?
Massimiliano Evangelista (dice lui) Un cittadino di serie B