Lo Sportello dei Diritti allerta gli automobilisti contro il rischio di diventare bersaglio del’ultimo trend in fatto di furti, quello della benzina e del gasolio dai serbatoi di carburante

8 Gennaio 2012 0 Di redazione

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:

La crisi e gli aumenti del prezzo del carburante hanno reso particolarmente appetibili benzina e gasolio. Ignoti tagliano o strappano il tubo del serbatoio del carburante delle auto, creando non pochi danni, per rubare qualche goccio di benzina mentre i convertitori catalitici delle marmitte vengono sottratti per il loro contenuto di metallo tra cui l’oro. Per i cittadini questo fenomeno rappresenta un nuovo duro colpo per le loro tasche già in crisi. Lo denuncia Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che parla di fenomeni che ormai si ripetono con frequenze preoccupanti nonostante l’impegno delle forze dell’ordine.

L’Italia detiene oggi il costo benzina/litro più caro d’Europa: 1,740 per litro in media mentre il gasolio è arrivato a 1,70 euro con punte sino a 1,705 euro a litro, con un’incipiente crisi internazionale in Medio Oriente – basti ricordare la minaccia iraniana per la chiusura alle petroliere dello strategico stretto di Hormuz – che potrebbe far schizzare i prezzi ancor più in alto, (secondo stime a 150 dollari al barile a fronte dei 100 di media nel corso del 2011) con conseguenze catastrofiche per l’economie come la nostra che dipendono a livello energetico quasi totalmente dagli idrocarburi.

Ora se in Italia non verranno introdotte misure atte a calmierare il prezzo dei carburanti la conseguenza sarà anche la concreta possibilità di aumenti dei furti di benzina e diesel. A meno che i prezzi dei carburanti non scendano drasticamente, nel 2012 troveremo più persone che svegliandosi troveranno i serbatoi vuoti e le loro automobili immobilizzate.