Non hai convertito le lire? “Hai fatto un cattivo investimento”

24 Gennaio 2012 0 Di redazione

Dall’Ufficio Stampa Federcontribuenti riceviamo e pubblichiamo:
Riportiamo la segnalazione di una cittadina italiana che dopo aver scoperto di non poter più convertire le lire ha telefonato alla segreteria di Monti sentendosi così rispondere:
” Lei ha fatto un investimento rischioso, avevate avuto tanto tempo per convertire, perchè aspettare fino all’ultimo? Il Governo ha deciso di bloccare la conversione per impedire riciclaggio e speculazione, abbiamo fatto un blitz alla criminalità organizzata. Il governo ha messo sul piatto della bilancia il guadagno e la perdita e ha deciso che ci guadagnava il Paese. Lo abbiamo fatto per il bene del Paese”.
Amareggiata, delusa e anche giustamente infervorata, la cittadina ha chiamato la direzione nazionale di Federcontribuenti raccontando quanto successo e chiedendo se poteva partecipare all’iniziativa intrapresa dalla stessa per vedersi riconosciuto il diritto alla conversione.
Al di la di tutto e alla luce di quanto ascoltato, la Federcontribuenti vuole far conoscere al governo Monti le conseguenze di questo stop improvviso alla conversione lire\euro e spiegare, carte alla mano, che i tanti cittadini colpiti da questo decreto non sono dei mafiosi o membri della criminalità organizzata, ma, contribuenti che per un motivo o per un altro hanno atteso per la conversione.
«Abbiamo persone che hanno scoperto piccoli risparmi in lire messi via dai propri genitori, persone che hanno da poco perduto il lavoro e volevano approfittare di questi soldi per sopravvivere, persone che vivono di pensione sociale e ai quali, questi risparmi insperati, farebbero comodo.»
Sono migliaia i cittadini che hanno contattato le sedi della Federcontribuenti e nessuno di questi è riconducibile a nessuna attività criminale, persone che, facendo dei lavoretti in casa, hanno trovato ”gruzzoletti” messi via da genitori non più in vita e del resto ci troviamo di fronte ad un palese caso di appropriazione indebita da parte del governo che di fatto ha requisito soldi a cittadini per riempire le proprie casse. Non è tollerabile la posizione scelta dal governo Monti che deve tornare sui suoi passi e permettere a queste persone di rientrare in possesso dei propri soldi, inoltre, si trova ingiustificata l’ipotesi che questo blitz sia servito contro la criminalità organizzata, semmai, si ha il sospetto che dietro questa manovra ci sia il tentativo di far cassa sulla pelle di persone tenute all’oscuro anche perchè, Banca d’Italia, possiede tutti gli strumenti utili per smascherare manovre riconducibili ad attività legate alla criminalità organizzata. La Federcontribuenti è sicura che nei prossimi giorni altrettanti cittadini scopriranno di non poter più convertire e questo ”caso” rischia di diventare ”il caso”.
Come si può parlare di ” investimento rischioso ” in relazione a soldi tenuti da parte e frutto di sacrifici?