Tragedia della Concordia: dal reality dei parrucchieri, alla drammatica realtà del Giglio

20 Gennaio 2012 0 Di redazione

Resta l’argomento principe della cronaca nazionale. L’affondamento della Costa Concordia riempie pagine di giornali e di spazi televisivi. I commenti sull’operato del capitano Francesco Schettino sono impietosi, eppure chi ha vissuto quelle fasi drammatiche, però, non si accanisce contro l’ufficiale e spezza lance anche a favore del personale di bordo. Silvio Luciani, un noto parrucchiere di Lanciano, era su quella nave per affermarsi professionalmente nel reality Professione Look Maker, una selezione per un reality sugli acconciatori, ha avuto un ampio palcoscenico nei talk show nazionali per raccontare la sua testimonianza.
“Secondo me, il capitano, quella manovra che ha messo la prua verso terra per agevolare i soccorsi l’ha fatta veramente – è la sensazione di Silvio che ha visto Schettino seduto al tavolo, prima dell’impatto con lo scoglio, con una bionda – Secondo me è una notizia che poco importa, dato che se fosse stato seduto con un uomo, sicuramente le cose non sarebbero andate diversamente”.
“Alle 21.30 ho sentito la botta e la nave sembrava impennarsi – racconta Silvio – poi lentamente si è inclinata ma nonostante ciò, ero convinto, e non so perché, che non sarebbe potuta affondare. Alle 22.10, circa, siamo saliti sulla scialuppa rimanendo, però, ancora sulla nave. Poco dopo siamo tornati sul ponte e lì ho rischiato quando ho pensato di scendere nella cabina per andare a prendere le mie cose. Un secondo Black out, per fortuna, mi ha fatto cambiare idea. Se fossi andato, certamente avrei avuto difficoltà per uscirne vivo. Poco dopo, infatti, siamo tornati sulle scialuppe e siamo stati calati in acqua. Tutto ciò non senza difficoltà. Io stesso ho aiutato un uomo con le stampelle che non riusciva a salire sulla scialuppa rimanendo con una gamba incastrata. Avevo addosso solo una camicia ma l’adrenalina era a mille e mi ha aiutato a non sentire freddo. Devo dire che il personale indiano e filippino, in larga parte camerieri e addetti alle pulizie, si sono trasformati in addetti al salvataggio mettendosi a disposizione per il bene dei passeggeri. Una volta a terra, accolto dai residenti e dai ristoratori, ho sentito che uno di loro diceva che ormai era una usanza per la Concordia passare vicino alla costa per salutare gli isolani. Salutava, ha detto quell’uomo, e andava via”. Venerdì sera, però, la Concordia non ha fatto neanche in tempo a salutare ed è rimasta lì.
Ermanno Amedei