Camorra, la Finanza mette le mani sul tesoro di un affiliato del clan Serino. Sequestri anche a Cassino

23 Febbraio 2012 0 Di redazione

Questa mattina, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Procura – DDA nei confronti del noto pregiudicato CORRADO Ferdinando, già appartenente al sodalizio criminoso denominato “clan SERINO”, capeggiato da SERINO Aniello, alias “o’pope”, zio dello stesso CORRADO.
Quest’ultimo era già stato tratto in arresto in passato in analoga vicenda giudiziaria, nell’ambito delle indagini condotte dal medesimo organo investigativo sotto l’egida della Direzione Nazionale Antimafia e della locale Direzione Distrettuale Antimafia, operazione denominata “IL REGNO DELLE CARNI”.
E’ stata data, altresì, esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Salerno dell’intero patrimonio riconducibile direttamente e/o per interposta persona al CORRADO e costituito da beni mobili, immobili, aziende e disponibilità finanziarie per un valore complessivo superiore a 15 milioni di euro.
La complessa attività investigativa svolta, che si inserisce nel solco del contrasto ai patrimoni illecitamente costituiti, ha avuto origine da segnalazioni antiriciclaggio di operazioni finanziarie sospette, il cui sviluppo, unitamente alle più tipiche attività di polizia giudiziaria, ha consentito non solo di ricostruire tutti i flussi finanziari sottostanti, ma, soprattutto, di accertare che il soggetto in questione – già destinatario di misura irrevocabile di prevenzione personale e patrimoniale – ha posto in essere articolate operazioni e fittizie operazioni di intestazione fraudolenta dei beni a persone fisiche e giuridiche “controllate” al fine di eludere le disposizioni in materia antimafia. In particolare, il CORRADO Ferdinando in ragione dei provvedimenti che lo avevano già attinto in passato, ha avuto la necessità di costruire attorno a sé, come hanno dimostrato le indagini, una rete di prestanome e di filtri societari per dissimulare la riconducibilità alla sua persona dei beni in sequestro. Patrimonio illecitamente costituito e in assoluta sproporzione rispetto ai redditi dichiarati.
Tale condotta delittuosa – art. 12 quinquies della l. 356/92 (Intestazione fittizia di beni) – ha costituito il presupposto per la richiesta di sequestro preventivo in base alla vigente normativa (art. 12 sexies della medesima legge) avanzata dalla Procura/DDA al competente GIP.
Nell’ambito dello stesso procedimento, risultano indagati per il medesimo reato di cui all’art. 12 quinquies ulteriori sette soggetti, nei cui confronti sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari.
La misura restrittiva personale è stata adottata sulla base della pervicace e perdurante condotta tenuta dal CORRADO, finalizzata all’inquinamento del quadro probatorio a suo carico.
Il provvedimento ha avuto ad oggetto il sequestro dell’intero capitale sociale nonché patrimonio aziendale delle seguenti società e ditte individuali:
“D.I. ANTICHI SAPORI DI CORRADO FERDINANDO”, con sede in Vetri sul Mare, fraz. Molini , alla via De Marinis, nr. 4;
“IDEA INTERNATIONAL GRUPPO CORRADO S.p.A. – UNIPERSONALE”, con sede in Salerno, operante sotto l’insegna SIGMA SUPERMERCATI;
“D.A.L. 2 S.R.L.” già denominata “FERGEST S.r.l.”, con sede in Cassino (FR).
Complessivamente è stato sottoposto a sequestro finalizzato alla confisca, quanto di seguito elencato:
– patrimonio aziendale e intero capitale sociale di nr. 3 aziende;
– nr. 8 punti vendita – minimarket e supermarket – all’insegna SUPERMERCATI SIGMA GRUPPO CORRADO, dislocati sull’intero territorio cittadino, tra i quali si annovera anche lo storico “Vaporforno” di Via Vernieri;
– nr. 01 bar con sede in provincia di Salerno;
– nr. 28 unità immobiliari (appartamenti, opifici, terreni, locali commerciali) ubicate tra le province di Salerno e Roma,
– nr. 10 automezzi (furgoni, motocicli ed autovetture di lusso);
– disponibilità finanziarie, relativi ad oltre 30 rapporti bancari accesi presso 15 diversi istituti di credito nazionali;
– polizze vita per un valore accertato di oltre 710.000 euro.
– nr. 02 stabilimenti balneari siti rispettivamente in Pontecagnano e Vietri sul Mare;
Il valore di quanto sottoposto a sequestro ammonta a circa quindici milioni di euro, oltre alle disponibilità finanziarie in corso di quantificazione.