Discarica di Facciano a Pignataro Interamna, il “Forum” ricostruisce la storia infinita

10 Febbraio 2012 0 Di redazione

“Facciano si ricandida a sito destinato a fare storia ed in attesa che il Consiglio di Stato ponga fine alla controversia tra ricorrenti ( Ditta vincitrice della gara per la bonifica e Ditta esclusa ), augurandoci vivamente che il Comune non soccomba, noi di Forum cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sui lavori eseguiti”. A scriverlo in una nota stampa è Marcello Cavaliere della lista di opposizione consiliare a Piegnataro Interamna Forum Per Pignataro.
“Il progetto di bonifica dell’intera area, conseguente al Piano di Caratterizzazione redatto tra il 2004-2005, è stato disatteso e stravolto da una discutibile perizia di variante. Oggi sappiamo con certezza che i rifiuti, depositati tra il 1991 e il 1995 ed accertati in 6.500 mc ( equivalenti a 6.500 Ton ), sono li ,lasciati a marcire in un luogo che per l’Autorità di Bacino, non è compatibile con “le caratteristiche idrologico-idrauliche dell’area per effetto delle esondazioni del fiume Liri”. Perciò, le rassicurazioni del Sindaco sulla messa in sicurezza del sito, lasciano il tempo che trovano e sono facilmente confutabili.
Vale la pena precisare che sono state smaltite, a Canosa di Puglia!!!!!!!, solo 750 tonnellate di terreno ( assimilabile ai rifiuti) che ricopriva la vecchia discarica dopo la rimozione dei famosi balloni. Non meno interessante, però, è ripercorrere l’iter burocratico della questione. Dopo l’affidamento dei lavori e l’invito al Sindaco a revocare gli atti di gara da parte del ricorrente escluso nel dicembre del 2009, la Ditta esecutrice ha rimosso a giugno 2010, solo, 750 tonnellate di terreno ed ha fatto prelevare, da dicembre 2009 a marzo 2010, circa 330 tonnellate di percolato presente in discarica. Nella conferenza dei servizi del 12 aprile 2010, tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente, è stato concordato di rimuovere una parte dei rifiuti e lasciare in loco la restante parte!!!!!!!. Pochi giorni dopo, il Progettista ha inviato, sempre al Ministero dell’Ambiente, una relazione che anticipava, “ sibillinamente”, le fasi di lavorazione inserite nella perizia di variante approvata dalla G.M. a giugno 2011. IL 17 luglio 2011, il Sindaco, con Ordinanza n.18 ha fatto riprendere i lavori sospesi in seguito all’annullamento degli atti di gara da parte del TAR. La motivazione prevalente che ha reso necessaria l’Ordinanza, è stata l’emergenza ambientale verificatasi dopo gli eventi alluvionali del 15 e 17 marzo 2011. Certo è singolare che, pur in presenza di un evento alluvionale, non è stato prelevato un solo litro di percolato nei giorni successivi. Infatti la Ditta di espurgo a luglio e agosto 2011, quindi ben 4 mesi dopo gli eventi, ha terminato di prelevare il liquido ( 43 Tonnellate ).
“ C’era o non c’era l’emergenza ambientale?”
Ciò che lascia ancor di più stupiti, avvalendoci sia dei filmati che delle foto, è lo stato dei luoghi al termine dei lavori. Dopo le piogge di settembre 2011 sono emersi, mescolati al terreno vegetale che avrebbe dovuto essere integro, vari tipi di rifiuti. Siamo sicuri che è stata messa in sicurezza l’intera area visto che la bonifica non è stata fatta? Solo una perizia tecnica, ora necessaria, potrebbe valutare se i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte.
Per concludere un raffronto tra quanto è successo tra il 2003/2004 ed il 2011 sembra doveroso:
In seguito ad una reale emergenza ambientale, si scatenò un putiferio giudiziario. Oggi, dopo aver speso ben 1.400.000,00 Euro, ci ritroviamo con un’area ancora inquinata dai rifiuti”.