“Operazione Tramonto”: sequestrati beni e denaro proventi del traffico di armi e droga

16 Febbraio 2012 0 Di Felice Pensabene

I Carabinieri di Vasto hanno dato esecuzione ad un provvedimento, emesso dal Gip del locale Tribunale, con il quale è stato disposto il sequestro preventivo di beni nella disponibilità di soggetti coinvolti in traffici illeciti.
Si tratta di un’operazione che segue quella del 10 gennaio 2012 – cd. operazione Tramonto -  allorquando i Carabinieri del Comando provinciale di Chieti trassero in arresto 66 persone coinvolte, a vario, titolo, in delitti connessi al traffico di sostanze stupefacenti  e di armi.
Con l’odierna operazione è stata disposta una importante misura patrimoniale antimafia, prevista dall’articolo 12 sexies L. 356/1992, sul presupposto che i soggetti abbiano investito proventi illeciti nell’acquisto di beni di cui non siano in grado di dimostrare la provenienza lecita.
E’ la terza volta, nell’arco dell’ultimo triennio, che in questa città viene eseguita una misura patrimoniale antimafia.
Nel dettaglio, va ricordato che il 10 gennaio 2012, a conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Vasto, in Abruzzo e in altre sei Regioni del centro-nord Italia, i carabinieri del Comando Provinciale di Chieti, unitamente ai militari degli altri Comandi interessati territorialmente, hanno eseguito 63 ordinanze di custodia cautelare in carcere (ed operato altri tre arresti in flagranza di reato) emesse dalla locale A.G. a carico di altrettanti soggetti indagati a vario titolo per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi.
L’operazione, convenzionalmente denominata “Tramonto”, ha consentito di individuare un sodalizio criminale dedito all’approvvigionamento e spaccio di sostanze stupefacenti con centro nell’alto vastese e ramificazioni in tutti i paesi limitrofi, interessando anche la Puglia, la Campania e il Lazio.
Il 9 febbraio 2012, il G.I.P. presso il Tribunale di Vasto, accogliendo le richieste avanzate dalla Procura della Repubblica a conclusione dell’attività d’indagine patrimoniale ex art 12 sexies L. 356/1992, ha messo 15 decreti di sequestro preventivo a carico di altrettanti soggetti già arrestati nell’operazione di cui sopra, tra i quali spiccano il pregiudicato Lorenzo Cozzolino, 42enne, e la moglie Belsole Italia, 28enne, originari rispettivamente di Cercola e San Giorgio a Cremano (NA), ma residenti a Gissi (CH). Tra i destinatari compare anche un personaggio romano, ieri condannato ad anni sei di reclusione, insieme ad un soggetto nordafricano, che ha riportato una condanna ad anni otto.
Il valore dei beni sequestrati ammonta complessivamente a circa tre milioni di euro.
In particolare i provvedimenti dell’A.G. hanno per oggetto:
-    la somma contante di 38.760,60 euro;
-    n. 4 assegni bancari per un totale di 22.250,00 euro;
-    n. 1 conto corrente acceso presso il Banco di Napoli di Ercolano;
-    n. 1 Carta Postapay;
-    n. 2 motocicli (YamahaXT 600 e Honda XL 700 del valore complessivo di circa 12.000,00);
-    n. 3 autovetture (Audi A-3, Fiat 500, Opel Corsa, per un valore complessivo di 25.000,00 euro circa);
-    n. 3 immobili ubicati: due a Portici (per un valore complessivo di circa un milione di euro) e uno a Roma ( per un valore di circa 1,5 milioni di euro);
-    n. 1 terreno agricolo, di 3800 metri quadri (in Provincia di Roma, del valore di circa 300 mila euro).
I provvedimenti sono stati notificati agli interessati presso le Case Circondariali di Vasto, Foggia, Napoli-Poggioreale, Chieti, Salerno, Pescara, Catania, Teramo e Larino, dove si trovano reclusi in attesa di giudizio.