Ospedale Spaziani, Montino (PD): “Pronto Soccorso oltre il limite di guardia”. Scalia: “Pochi posti letto a Frosinone e provincia”

16 Febbraio 2012 0 Di Felice Pensabene

“Oggi siamo stati a far visita al Pronto Soccorso di Frosinone verificando una situazione difficile, oltre il limite di guardia. Ancora governabile soltanto grazie all’abnegazione e al sacrificio di medici e infermieri della struttura. Dall’anno scorso a quest’anno gli accessi sono aumentati da 50 a 59 mila con un aumento del 20%. Durante il sopralluogo ho visto quattro barelle nel corridoio e un’osservazione breve occupata con tempi di permanenza doppi rispetto ai tempi di un massimo di tre giorni. Ho incontrato pazienti che aspettavano di essere trasferiti in reparto da sei giorni. Cinquanta le persone in attesa nel Pronto Soccorso: 24 in attesa di ricovero con soltanto sette posti letto disponibili. L’assistenza a questi pazienti parcheggiati è garantita da una sola infermiera perchè manca il personale. Quanto visto oggi a Frosinone, per fortuna, non è neanche lontanamente paragonabile a quanto riscontrato a Tor Vergata e al San Camillo. So che la Direzione sta attrezzando delle soluzioni. Spero che si faccia presto, perché la situazione viene gestita con grande difficoltà da un personale sotto stress che lavora con grande generosità ma che ormai inizia a non farcela più”.
Rincara la dose Francesco Scalia: “Abbiamo visitato la struttura ospedaliera di Frosinone insieme all’assessore al Bilancio del Comune, Stefania Martini. Le difficoltà in cui versa l’ospedale confermano, in modo drammatico, gli errori compiuti con l’adozione del Piano di rientro e la soppressione di nosocomi indispensabili alla popolazione. Con i tagli subiti, la Provincia di Frosinone è scesa sotto il 2 per mille per rapporto tra posti letto per acuzie e numero di abitanti. Molto al di sotto del parametro fissato dal Patto per la Salute. In più la Presidente Polverini in veste di Commissario ad acta ha tagliato presidi sanitari indispensabili all’assistenza e alla cura dei cittadini. Le file al Pronto Soccorso e la difficoltà degli operatori sanitari di garantire il diritto alla salute delle persone sono la logica conseguenza di tutto questo”.