Prg a Lanciano, il consigliere di opposizione Di Domenico: “Le incoerenze di questa maggioranza”

25 Febbraio 2012 0 Di redazione

“Un inusuale modus procedendi”. Così il consigliere comunale di opposizione al comune di Lanciano Marco Di Domenico etichetta i procedimenti della maggioranza in merito al nuovo Piano Regolatore Generale (Prg). “Non si è mai visto – dice Di Domenico – che un grande traguardo come un Nuovo PRG, atteso da 25 anni dopo una lunga gestazione, non decolli perchè si vorrebbe fare una variante ad un qualcosa di appena nato: per tacere della ipocrisia per tanta autoattribuzione dell’approvazione rispetto alla intenzione di volerlo cambiare mediante soluzioni che vengono presentate per tali, ma, in realtà, sono COMUNQUE già contenute nel PRG Crocioni”. Il consigliere comunale, a atal proposito, fa riferimento al documento denominato ‘Lanciano Capitale Frentana’, che, passato in Commissione Urbanistica l’altro giorno, dovrebbe andare in Consiglio Comunale ai primi di marzo.
“A prima lettura, – scrive – suscita perplessità per illogicità e contraddizioni di fondo e manifeste.
Si tratta di un documento politico-programmatico con cui l’attuale Amministrazione Comunale ‘abdica’, di fatto, le proprie prerogative ad un Nuovo Consulente (Mascarucci): delega a terzi ‘estranei’ ciò che compete solamente in base ad un programma elettorale-amministrativo condiviso con gli elettori e la società civile e di stretta attinenza della Politica con la P maiuscola. L’Amministrazione di centro-sinistra, insomma, pur non rispecchiando, in termini oggettivamente politico-elettorali, la maggioranza dei lancianesi (l’anatra zoppa, oltre che negativo ibrido risultato elettoralistico, indotto da madornali errori tattici del centro-destra e dei suoi vertici, è frutto di scelta giurisprudenziale e non del Legislatore o di aritmetica del 52% rispetto al 48% dei consensi coccia coccia), vorrebbe, attraverso le ‘originali’ (ma si tratta di cose tutte già contenute nel Nuovo PRG) soluzioni e visioni strategiche del chietino Prof. Mascarucci, ‘sconvolgere’ e far finta di connotare il Nuovo Piano Regolatore di recentissima approvazione che intanto tardano a decollare per svelati ritardi. Rimettere in discussione un grande obiettivo strategico come il NUOVO PRG del Centro-destra (che di per sè è già ATTUALISSIMA MEGA-VARIANTE al vero PRIMO ED UNICO PRG SARGIACOMO, poichè il vero unico PRG è solo il primo che disegnò per la prima volta un territorio ‘vergine’), attraverso una ‘immediata’ variante, significa integrare una madornale contraddizione in termini, illogica quanto strumentale, che tradisce spudoratamente la mania di voler per forza far vedere di connotare un qualcosa di cui non si ha la paternità (di questi tempi con meschini esborsi per NUOVO CONSULENTE E PER QUANT’ALTRO). E’ veramente paradossale, in questi momenti di crisi, attardarsi a profondere energie per dare una nuova visione strategica e che, in realtà, è stata già data dal Centro-destra con il Nuovo PRG, ideato e progettato nel 2007-2008 in house dall’Ufficio di Piano del Comune di Lanciano, attualissimo e recentemente approvato (18.11.2011). Tale Nuovissimo strumento (non vecchio come tanto si compiace sostenere il prof. Mascarucci), per come acclarato pochi giorni fa anche da Tar, è legittimo, moderno, attuale ed inattaccabile, anche per la caratterizzante soluzione innovativa della c.d. PEREQUAZIONE. Ora, crogiolarsi, con termini roboanti e di apparente vacuo effetto, come nuova manovra urbanistica (che senso ha se è stata approvata appena due mesi fa?), variante strategica (ad un Piano recentissimo, condiviso e che non ancora parte), rendere il piano più coerente con la visione di sviluppo urbanistico tratteggiata nel documento Lanciano capitale frentana e variante al PRG… in aggiunta e/o modifica di quanto già previsto dal PRG stesso (si rinnega l’approvazione del PRG?), implementazione del piano… pianificazione tattica… strumentazione tattica… I Piani tattici (insomma tatticismo a tutto tondo), significa solo amministrare con vecchie logiche e con riserve mentali tipiche di chi soffre di mal amministrazione e di risentimento da repressione… politica. Invero, la Nuova Amministrazione, evidentemente mal ispirata, confonde la Politica con la pratica militare, se incentra tale suo supermoderno spirito pianificatorio sul richiamo, pedissequo e ripetivo, alla TATTICA, che è e resta “Branca dell’arte militare che studia il modo di predisporre e manovrare le forze militari (di terra, mare e cielo) nelle varie fasi del combattimento” (cfr. Dizionario Enciclopedico De Agostini, pag. 2383)! Se, invece, si volesse accedere a modernizzazione e normalizzazione del concetto di TATTICA (a tutto campo), si potrebbe convenire che essa rappresenta “Insieme di azioni, di accorgimenti preordinati ad un fine” o meglio “Accortezza nel procedere in vista di un dato fine” (cfr. idem Diz. Enc. De Agostini, pag. 2383). Ma, quale sarebbe questo fine? Stravolgere il Nuovo PRG? Cambiarlo subito subito? Modificarlo dopo che lo hanno appena approvato all’unanimità (ad eccezione dei Verdi)? E perchè non lo hanno fatto decollare? Se ne sono fatto un vanto, sbandierando la vestizione della ‘maglia rosa’, ma ora lo stanno rinnegando (in chiave TATTICA, accpicchia) che, con paroloni triti e ritriti e con concetti ripetuti e vuoti, significa solo aria fritta (perchè le poche cose concrete che dicono trovano già ampia soluzione nelle NTA del Piano) e mal cela un unico vero scopo: voler personalizzare, sinistroidamente non stoicamente, a tutti i costi una grande innovativa e sinergica pianificazione generale del territorio di Lanciano, intervenuta con sofferto ostacolato percorso (che ha avvantaggiato i comuni limitrofi) dopo 25 lunghi anni, ma ideata ex novo nel 2008 e che, seppur migliorabile, non merita un tale contorto paradosso, ancorchè connotato di GRANDE TATTICA (militare?) a tutto campo (multicolore). Per tacere del fatto che di tale documento in prevariante – solo per la virtuale Maggioranza però – ne sono circolate ben CINQUE versioni continuamente corrette e integrate. Quindi, è lecito desumere che diversi Generali (il verde, il bianco ed il rosso?), delle tre branche militari (verdarella, bianchetta e rossina?) si siano confrontati a tutto tondo ed in chiave arcitattica per trovare la prima grande sintesi del coarcervo elettorale attualmente in carica al Governo della Città. E probabilmente, con la semi-forza dei numeri (causati dagli errori del centro-destra e corretti dalla giurisprudenza), purtroppo, incasseranno il via libera dal Consiglio Comunale con meste quanto ipocrite alzatine di mano. Questo significa pianificare il territorio in chiave moderna? E’ solo il parto di un becero compromesso, paraconcertato e multiforme, di una ibrida coalizione elettorale, che non si rende conto come pianificare sia una cosa seria e diversa dal voler conservare a tutti i costi alleanze elettorali dell’ultima ora in assenza di adeguati percorsi programmatici: il che sarà dannoso per la Città, per il territorio e per la economia politica e non del Comprensorio frentano, poichè non si tratta di un campo di scontro militare o di duello. Insomma, con tale singolare variante la Maggioranza denota la propria di arsura da negoziazione urbanistica e da affari da personalizzare ed appetire con stravaganti quanto illogiche, sterili ma… succulenti varianti per mero esercizio di uno ius variandi che non ha alcun senso ed è privo di concrete motivazioni”.
Questo scrive Marco Di Domenico ex assessore all’Urbanistica e Consiglio Comunale PDL Lanciano