Ambiente Italia 2012: Roma la più sprecona per l’acqua

20 Marzo 2012 0 Di redazione

Dall’Ufficio stampa Legambiente Lazio riceviamo e pubblichiamo:
Legambiente Lazio: “L’Assemblea capitolina bocci la scelta di Alemanno, no alle cessione di Acea ai privati, serve una nuova gestione pubblica e partecipata per l’acqua a Roma e nel Lazio.” Da domani attivo presso la sede regionale uno sportello della campagna di obbedienza civile del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua.

Roma si piazza all’ultimo posto tra le città grandi italiane per i consumi di acqua, con ben 234,3 litri di acqua consumati ogni giorno pro-capite, ma anche per le perdite idriche di ben 68 metri cubi di acqua persi per chilometro di rete (fonte blue book e Mediobanca), ossia il 27% del totale immesso. E nel testo del Lazio non va molto meglio, tra i peggiori consumatori del prezioso oro blu, Viterbo agli ultimi posti fra le città più piccole con 209,6 litri/giorno pro-capite e Latina con il 62% di perdite idriche. Ecco i dati principali per il Lazio che Legambiente anticipa in occasione della prossima giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo, con la presentazione dell’edizione 2012 del Rapporto Ambiente Italia, di Legambiente e Istituto Ambiente Italia, edito da Edizioni Ambiente.

“L’Assemblea capitolina bocci la scelta di Alemanno, no alle cessione di Acea ai privati, a Roma e nel Lazio serve una nuova politica per l’acqua, una risorsa indispensabile per vivere che va tutelata, conservata, difesa, smettendola di considerare questa come una merce sulla quale lucrare e da far gestire a società private -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Lo hanno ben chiaro i cittadini che con i referendum hanno chiesto un ruolo pubblico più forte e determinato, nelle scelte e nella gestione delle società. Decisioni che vanno prese ora, per battere la crisi ambientale ma dirimenti anche per uscire dalla crisi economica puntando su un futuro migliore per i cittadini.”

Per i consumi di acqua, tra le città piccole, va un po’ meglio a Frosinone con 173,7 litri, a Rieti con 157,8 litri e tra le medie città a Latina con 154,1 litri. Assurde le perdite d’acqua nella rete anche a Rieti con il 45%, Frosinone con il 39%, mentre va un po’ meglio a Viterbo con l’11%, seconda nel Paese tra le città piccole. Neanche i depuratori laziali sembrano funzionare troppo bene: l’efficienza del sistema di depurazione a Roma passa dal 97% al 90% e Rieti perde un punto percentuale passando all’83%; Latina pur con i dati aggiornati, rimane all’84% mentre Viterbo è al 95% e Frosinone solo all’80%. Importanti, invece, i dati quantitativi per questa risorsa così indispensabile: nel compartimento idrografico Lazio-Umbria sono ben 2.525 milioni di metri cubi disponibili di acqua all’anno, ben 437 metri cubi pro-capite. Nell’acqua dei rubinetti di 64 Comuni del Lazio (17,3%), rimane però una concentrazione di arsenico da riportare nei limiti di legge entro il 2012.

“Altro che privatizzazione, dopo i referendum serve una nuova gestione pubblica e partecipata per l’acqua a Roma e nel Lazio -ha affermato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Per vincere la sfida del risparmio idrico, delle perdite di rete, della depurazione e della qualità dell’acqua e togliere l’acqua dal mercato, si devono ripensare le società di gestione dell’acqua. Alla Regione Lazio chiediamo anche di non andare verso una nuova legge che preveda un unico Ambito Territoriale Ottimale regionale, quanto piuttosto una riorganizzazione ragionata sulla base dei bacini idrografici e delle infrastrutture esistenti.”

In occasione della Giornata Mondiale per l’Acqua, Legambiente Lazio attiverà presso la sede regionale di Roma, in Viale Regina Margherita 157, uno sportello della campagna di obbedienza civile del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua. Per mettere al centro della discussione l’acqua pubblica, pulita, preziosa, la prima e fondamentale questione è far rispettare l’esito del referendum votato da milioni di italiani: l’obiettivo della campagna di obbedienza civile è proprio questo, a partire dall’eliminazione del profitto dalle bollette. Chiediamo a tutti i cittadini una scelta concreta e tangibile, iniziare a pagare la tariffa applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”, abrogata dai referendum. Per partecipare è possibile compilare il reclamo e consegnarlo al nostro sportello. Per ogni ulteriore informazioni www.legambientelazio.it