Coppie di fatto a Cassino, Leone: “Il Registro delle Unioni non è atto di civiltà”

15 Marzo 2012 0 Di redazione

di Benedetto Leone, consigliere di opposizione consiliare di Cassino
Inizio a pensare che quando non si ha una benchè minima idea di come amministrare una città, di come progettarne sviluppo e crescita, di come garantirne l’ordinaria amministrazione e magari poi di risvegliarne la voglia e il desiderio di sognare qualcosa di ambizioso, ecco che si pensa a buttarla in caciara. A fare battaglie ideologiche, ad anteporre alle priorità locali questioni di interesse nazionale. Invece di tentare di ricucire una comunità sfibrata e disunita, esasperata dall’ultima campagna elettorale, mettendo al centro proprio quei valori, quegli interessi e quei bisogni che ci uniscono; l’amministrazione Petrarcone continua indifferente nella direzione contraria. Il tema delle coppie di fatto rischia di segnare profondamente il tessuto sociale e culturale di questa nostra città. La città deve sapere che la proposta di introduzione del registro delle unioni civili non è un atto di civiltà, bensì una provocazione ideologica. Se si hanno veramente a cuore gli interessi di conviventi e omosessuali i consiglieri comunali propongano la raccolta di firme per spingere il Parlamento a trattare e legiferare sull’argomento. E’ certificata l’assoluta inutilità del registro delle unioni civili. Dopo aver diviso la comunità in onesti e disonesti, in chi ha padroni e chi padroni non ha, adesso si cerca di trasformare un tema delicato e importante nell’ennesima divisione tra cattolici e non cattolici. Io dico di più. Non saranno i Registri o i Dico a scardinare la famiglia. La famiglia è scardinata dallo scollamento della società. Alla famiglia fanno più male le telenovelas come Beautiful o i programmi demenziali della De Filippi che le provocazioni di Fonte o Durante. Incide nella carne viva della famiglia più la mancanza di un asilo nido, l’assenza di una politica per le famiglie, e la totale assenza del quoziente familiare. Temi che non vengono assolutamente trattati da questa amministrazione. Invito il Sindaco Petrarcone a chiarire la sua posizione. Almeno su questo tema sia coerente. Ognuno coraggiosamente e senza ipocrisia deve dire come la pensa sull’argomento. Altrimenti il Sindaco avrebbe fatto bene nella visita con il Corteo Storico a Roma, a donare al Santo Padre la proposta del registro delle unioni civili, come segno di coerenza a determinati principi e valori che non sono quelli cristiani. Dirsi cattolici in politica non è facile, perché si sente il peso della responsabilità e della coerenza ai valori. Magari chiarita la sua posizione, spero che il Sindaco raccolga anche l’invito ad abbassare i toni tra di noi, e a tentare di ricostruire un tessuto di relazioni e di rispetto che oggi sembra essersi lacerato. Riscopriamoci una Comunità, per il bene della nostra Città.