Costa Concordia, ancora sospese per i forti venti le operazioni di defueling

11 Marzo 2012 0 Di redazione

Nella giornata di oggi, come già successo ieri, le condizioni meteo marine sull’Isola del Giglio, con il persistere di forti venti da nord- nord est, non hanno permesso la movimentazione del pontone “Meloria”. Le operazioni di defueling dei serbatoi ancora non svuotati rimangono, quindi, temporaneamente sospese.
I Palombari della Marina Militare si sono immersi nei pressi della Nave Concordia  per le operazioni preparatorie all’utilizzo di un piccolo robot telecomandato (R.O.V. Remote operator vehicle) dotato di telecamere in grado di esplorare zone e ambienti inaccessibili agli operatori.
Si sono svolte, poi, l’ordinaria attività di sopralluogo e assistenza in mare della Capitaneria di Porto, il cui personale subacqueo ha provveduto al quotidiano monitoraggio dei marker che registrano i movimenti dello scafo.
Non risultano, infine, anomalie da segnalare né nei movimenti della Costa Concordia monitorati dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, né nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat. 
Ha preso il via oggi, nei locali della Scuola Media “Giuseppe Mazzini” di Isola del Giglio, la quarta edizione del Corso “L’impiego del volontariato di protezione civile negli interventi connessi ad eventi di inquinamento in mare con spiaggiamento di idrocarburi” .
L’attività, a cura del Dipartimento della Protezione civile, Ispra , Legambiente, organizzato in collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto la Capitaneria del Porto di Porto S. Stefano e la Direzione Marittima di Livorno, rientra nelle misure di prevenzione di un eventuale inquinamento da idrocarburi e replica il modello formativo già sperimentato a fine gennaio nei comuni costieri della Toscana.
Il corso, che vede la partecipazione oltre ai volontari di Legambiente, anche di quelli di Greenpeace e di alcuni cittadini del Giglio terminerà nel pomeriggio di domani.
Oggi, nello specifico, sono stati spiegati il funzionamento del Servizio nazionale di protezione civile, il ruolo del Coemm – Centro operativo emergenza marittime nelle emergenze ambientali in mare, le competenze, i soggetti coinvolti e l’organizzazione degli interventi in mare, l’effetto degli idrocarburi sull’ambiente marino e le specie marine sensibili all’inquinamento da petrolio. Domani, invece, verranno approfondite le tecniche per la rimozione dei prodotti spiaggiati in base alle tipologie di costa; inoltre, ci si concentrerà sull’organizzazione della squadra nella pulizia, sulle modalità di stoccaggio provvisorio e smaltimento del prodotto raccolto.