Costa Concordia, il Ministro Gnudi si fa garante della qualità delle vacanze all’Isola del Giglio

30 Marzo 2012 0 Di redazione

Il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, Piero Gnudi, e il Commissario delegato, Franco Gabrielli, hanno trascorso la mattinata sull’Isola del Giglio per una riunione con i rappresentanti delle istituzioni locali e per fornire agli abitanti una puntuale informazione sulle attività in corso e su quelle programmate.

Il Ministro Gnudi, in particolare, dopo aver ringraziato i cittadini per la straordinaria prova di solidarietà umana dimostrata, ha sottolineato come non ci siano elementi che impediscono di trascorrere una vacanza al Giglio, considerate le immutate e splendide condizioni ambientali, le acque incontaminate e l’ottima accoglienza dei gigliesi.

Per quanto riguarda la rimozione della Costa Concordia, il Commissario delegato, Franco Gabrielli, ha ricordato che entro la metà del mese aprile verrà scelta la società che sarà incaricata di rimuovere la nave. I progetti, tutti di elevato standard qualitativo, sono improntati alla massima attenzione nel garantire il minor impatto ambientale possibile e salvaguardare così le attività economiche e turistiche dell’Isola del Giglio.

Gabrielli ha spiegato, inoltre, che le operazioni di ricerca dei due corpi ancora dispersi sono state, al momento, sospese fino a quando sarà disponibile il risultato del riconoscimento tramite l’esame del Dna delle cinque salme recuperate lunedì scorso.

Nel corso della giornata, come avviene quotidianamente, il personale della Capitaneria di Porto ha verificato il corretto posizionamento delle panne antinquinamento e di quelle assorbenti. È proseguita, inoltre, l’ordinaria attività di vigilanza e assistenza in mare, condotta dalle unità navali dalle forze dell’ordine nello specchio d’acqua circostante la Costa Concordia. Il personale subacqueo della Polizia di Stato ha monitorato il marker posizionato a prua dello scafo, utile a registrare i movimenti della nave.

Non risultano anomalie da segnalare né nei movimenti della Costa Concordia monitorati dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, né nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat.