Disagio giovanile, Abbruzzese: a Cassino un Osservatorio per potenziare la prevenzione

19 Marzo 2012 0 Di Felice Pensabene

“I dati riguardanti la dipendenza da sostanze stupefacenti forniscono un quadro molto preoccupante della grave situazione di disagio in cui versano molti dei giovani della nostra regione. Se alle dipendenze aggiungiamo anche le altre patologie connesse all’abuso di alcool ed ai disagi alimentari (anoressia e bulimia) abbiamo un quadro decisamente spaventoso. Una situazione sulla quale la politica ha il dovere morale di intervenire, appoggiandosi sia a chi ogni giorno vive la realtà della lotta alle dipendenze (Asl territoriali e Fondazione Exodus), sia agli enti formativi e di ricerca come l’Università di Cassino, che studia e monitora il fenomeno per prevenirlo”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, intervenuto questa mattina, presso il Rettorato dell’Ateneo del Lazio Meridionale, alla conferenza stampa organizzata per rendere nota la firma del protocollo d’intesa che istituisce un Osservatorio sulle Dipendenze.

“Sono fermamente convinto – ha continuato Abbruzzese – che questa struttura sarà uno strumento utile per monitorare la situazione delle dipendenze sul territorio, individuando le cause del disagio giovanile e in particolare quello legato all’abuso di sostanze psicotrope. Mi auguro che esso possa rivestire una funzione di coordinamento, una sorta di ponte tra ricerca scientifica ed intervento sanitario, che funga da cabina di regia per migliorare i servizi ed allo stesso tempo per potenziare politiche di prevenzione più efficienti.

Politiche su cui – ha concluso il presidente dell’Assemblea regionale – anche il Consiglio regionale e la Giunta hanno capacità d’intervento attraverso l’ufficio del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza e l’Assessorato alle Politiche Sociali. Assessorato, quest’ultimo, che di recente si è fatto promotore di “Dipende da te”, campagna di prevenzione e di comunicazione articolata in cinque distinti progetti, ognuno dei quali rivolto a uno specifico target di riferimento, dai ragazzi delle scuole medie fino agli anziani. Una campagna che intende contrastare non solo le vecchie, ma anche le nuove dipendenze, che catturano nella loro rete soprattutto i più giovani”.