Rapinatori seriali di banche braccati dai carabinieri, prima condanna

23 Marzo 2012 0 Di redazione

Avevano rapinato l’agenzia della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Pozzilli in pieno giorno, il 30 luglio 2010, poco prima della chiusura per la pausa pranzo.
Entrando uno alla volta a breve distacco temporale, in agenzia, come comuni clienti, erano entrati in azione con sicurezza professionale, brandendo un coltello, avevano rinchiuso i tre impiegati ed i due clienti nel vano servizi dell’agenzia e quindi arraffando 13000 (tredicimila) euro dalle casse degli sportelli si erano allontanati all’esterno dileguandosi da Pozzilli a bordo di un’autovettura di cui nessuno aveva saputo dar elementi di identificazione.
Anche l’immediato intervento subito predisposto dalle unità dell’Arma sul territorio non era valso a bloccare i rapinatori che, la vicinanza dal varco di confine con la Campania, aveva dato loro la possibilità di guadagnare l’impunità nei pochi minuti prima che le vittime dessero l’allarme.
Il lavoro immediatamente avviato presso la banca dai militari delle Compagnie di Venafro e del Nucleo Investigativo di Isernia veniva subito a concentrarsi sui fotogrammi del circuito chiuso dell’istituto di credito. L’elaborazione perseverante ed incisiva degli uomini del Nucleo Investigativo, nonostante le ovvie difficoltà per passare a confronto migliaia e migliaia di foto segnaletiche d’archivio e di ricercati, consentiva di dare una identità ai due rapinatori, indentificati in un 28enne ed un 51enne di Napoli, entrambi con precedenti specifici. Infatti nell’estate del 2010 avevano messo a segno altri colpi in danno di istituti di credito dell’Avellinese e della zona orientale di Napoli tant’è che erano stati raggiunti da Ordinanze di Misure Cautelari in carcere emesse dalle Procure della Repubblica di Avellino e Torre Annunziata.
I due rapinatori seriali, di fronte alle schiaccianti prove raccolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale di Isernia in sede di udienza preliminare svoltasi il 1° dicembre 2011, hanno entrambi confessato le loro responsabilità scegliendo la via dei riti speciali, più premiale ai fini della pena, cioè il patteggiamento ed il giudizio abbreviato.
All’udienza del 22 marzo 2012 infatti il rapinatore 28enne G.B.T. ancora detenuto, ha patteggiato una pena decretata dal GIP del Tribunale di Isernia in mesi 7 di reclusione ed Euro 200 di multa, senza scarcerazione.
Il correo P.E. ha scelto invece di essere giudicato con “Giudizio Abbreviato” che verrà fissato a breve.