Dalla Proloco di Sant’Angelo dei Lombardi, grazie al pompiere lancianese Di Tommaso per il ricordo del terremoto dell’80

3 Aprile 2012 1 Di redazione

“A nome mio personale, del Direttore Sanitario dell’Ospedale “Gabriele Criscuoli” dr. Angelo Frieri, di tutto il personale del Presidio Ospedaliero, a nome anche dell’Associazione di Promozione Turistica, umana e sociale Pro Loco “Alta Irpinia Sant’Angelo dei Lombardi”, desidero far giungere a Giovanni Di Tommaso, Vigile del Fuoco, da qualche giorno in pensione, la gratitudine della nostra Comunità Ospedaliera e cittadina di Sant’Angelo dei Lombardi, per tutto il suo impegno professionale messo in campo nel corso degli anni di attività lavorativa, ma ancora di più per la generosa testimonianza offerta in occasione del tragico terremoto del 23 novembre 1980 che, sconvolse l’Irpinia ed ancora di più Sant’Angelo dei Lombardi”. A scriverlo in un commento a margine dell’articolo de Il Punto a Mezzogiorno sul pensionamento del vigile del fuoco Giovanni Di Tommaso di Lanciano è Tony Lucido, Presidente Pro Loco Alta Irpinia Sant’Angelo dei Lombardi.
“Tra i ricordi più forti Giovanni Di Tommasso – ha scritto ancora il presidente – ha inteso mettere in prima fila l’esperienza del sisma dell’80, il crollo dell’Ospedale ed i neonati, alcuni dei quali schiacciati nelle incubatrici ed altri, pochi salvati.I Vigili del Fuoco, in primo luogo, gli uomini dell’Esercito e di tutti i Corpi militari e non dello Stato con adnegazione, generosità e sacrificio scrissero una delle pagine più belle della solidarietà e dell’unità d’Italia. In questo caso i Vigili del Fuco, come Giovanni Di Tommaso, all’epoca guidati da un caparbio ed indomito Elveno Pastorelli, sotto il coordinamento di Zamberletti, si spero molto, furono dei veri e propri eroi, la loro generosità, il loro altruismo e la loro sensibilità sono da additare ad esempio alle giovani generazioni, per combattere l’aridità e la rassegnazione odierna. Proprio in occasione del sisma del 23/11/80, per i tanti morti, per la grave tragedia accaduta, grazie alle forze scese in campo, tra l’altro anche il mondo del volontariato, cattolico e non, ebbe inizio l’organizzazione della Protezione Civile.Voglio far giungere al caro Giovanni Di Tommaso, oltre agli auguri per una serena vita futura da pensionato, la gratitudine della nostra gente, nonchè l’invito a valutare la possibilità di una visita in questi luoghi dove egli oltre 30 anni addietro, ha speso energie e passione.
Grazie”.