Dipendenti ATM senza stipendio e sul piede di guerra

19 Aprile 2012 0 Di redazione

Da FIT CISL Settore Mobilità e UIL Trasporti riceviamo e pubblichiamo:
La ATM (Azienda Molisana Autotrasporti) nata dalla fusione della SATI e della Larivera, che rappresenta oltre l’80% del trasporto pubblico locale versa in condizioni disastrose, nonostante reiterate riunioni tra azienda, sindacati, regione e i massimi vertici dello stato e assicurazioni provenienti da tutte le parti, i dipendenti puntualmente continuano a non avere la sicurezza di ricevere gli stipendi che vengono continuamente rimandati adducendo ragioni che coinvolgono la regione Molise.
Questi sono i risultati della tanto sbandierata ristrutturazione della rete trasporti che la regione ha sempre presentato come una innovazione ed ottimizzazione, con l’obbiettivo del gestore unico che avrebbe dovuto garantire una migliore distribuzione delle risorse e un sensibile miglioramento del servizio.
Obbiettivi che non sono stati affatto raggiunti, e a fronte di un taglio sensibile del servizio ai cittadini (addirittura di oltre il 30% delle corse in meno) le principali vittime di questo processo sono diventate le diverse centinaia di famiglie dei dipendenti già provate dalla crisi sulle quali si scaricano tutte le inefficienze del nuovo assetto societario, che tra gli incomprensibili ritardi di pagamento degli stipendi ed arbitrarie decurtazioni dello stesso con la mancata corresponsione di indennità già presenti nei vecchi contratti, si trovano ogni giorno a combattere per tentare di far fronte alle spese giornaliere e delle scadenze senza la possibilità di contare sull’unica fonte di reddito familiare.
In questa tragica situazione le uniche voci discordi, che si ergono a difesa dei diritti delle famiglie dei lavoratori sembrano essere i rappresentanti delle sigle sindacali CISL e UIL nelle persone dei rispettivi rappresentanti Antonio Vitagliano e Donato Calabrese che non escludono forme di protesta eclatanti e di risonanza nazionale se le condizioni non dovessero modificarsi.
Gli stessi rappresentanti invocano l’assessore regionale ai trasporti Velardi, al fine di vigilare sull’operato di questa nuovo soggetto che strumentalizza i lavoratori e con protervia e mancanza di comunicazione adduce ogni volta a giustificazione delle proprie mancanze i crediti vantati e non onorati nei confronti della Regione stessa, facendo presente che la vicenda riguarda la gestione di risorse pubbliche.
Concludendo, non è giusto giocare sulla pelle delle famiglie dei dipendenti, che stanche di questo balletto delle responsabilità e stremate dalla cattiva condotta dell’azienda, potrebbero essere costrette a plateali forme di protesta che non farebbero onore a quel settore che nel passato è stato sempre un fiore all’occhiello di questa piccola ed amata Regione d’Italia.

FIT CISL Settore Mobilità
Segretario Regionale
Antonio Vitagliano

UIL Trasporti
Segretario Provinciale
Donato Calabrese