Presentati a San Vittore i risultati del “Progetto Summa ocre”

23 Aprile 2012 3 Di redazione

Sono stati presentati venerdì 20 aprile a San Vittore del Lazio i risultati raggiunti dal “Progetto Summa ocre” – I siti d’altura di San Vittore del Lazio tra antichità e medioevo”.
L’iniziativa facente parte della “Settimana della cultura”, indetta dal Ministero per i beni e le attività culturali, ha visto protagonista l’archeologo Dante Sacco che ha illustrato ai presenti le ricerche effettuate sul territorio di San Vittore.

Tra gli argomenti presentati, si è abbondantemente parlato degli ormai noti “cerchi concetrici” del monte Sambucaro. Secondo quanto spiegato da Sacco, la zona della “Ravagliara”, dove sussistono i cerchi, era frequentata per la coltivazione di un piccolo pisello scuro, per l’appunto la “Reveglia”, tipico delle culture agropastorali. Nella cartografia del 1942 non ci sono tracce dei cerchi, o almeno l’unica cosa attribuibile a questi potrebbe essere un piccolo terrazzamento, stessa cosa nella cartografia borbonica e nella carta tecnica regionale del 1990. Una foto aerea dell’istituto geografico militare del 1985 mostra il sito privo di cerchi. Nella carta tecnica del 1997 invece spuntano i cerchi, visibili anche da Google Earth nelle foto del 2003.

Lo stesso Sacco ha ammesso che il posto è suggestivo, gli archeologi hanno effettuato le ricerche sperando anche di trovare la tomba del “grande capo” delle tribù italiche che abitavano il complesso montano, come già successo nelle necropoli come quelle di Fossa (Aq) e Borgorose (Ri), ma purtroppo il sito della Ravagliara è qualcos’altro.

Mentre negli scavi effettuati al Santuario di Fondo Decina invece è stato trovato materiale votivo sicuramente di grande interesse. Tra questo, una spada lateniana in ferro, verosimilmente donata ad Ercole con la punta volutamente spezzata e la lama tagliuzzata per limitarne il valore offensivo chiaramente come atto di rispetto verso la divinità. Questa spada presenta un corredo decorativo con due stelle applicate di tipo macedone. Il disegno di una questa stella, che ha preso il nome della “Stella dei popoli italici” sull’idea di Dante Sacco sarà rappresentato nella rotatoria che al momento è in costruzione sulla via Casilina.

[nggallery id=421]