Tribunale, l’accorpamento a Gaeta la soluzione per evitarne la chiusura

21 Aprile 2012 0 Di Felice Pensabene

Sala Restagno colma fino all’inverosimile  ieri pomeriggio per il convegno organizzato dal comitato “Nessuno tocchi il Tribunale”, molti gli avvocati, ma anche molti cittadini della Città Martire presenti e preoccupati per la chiusura del Tribunale. Presenti tutti i big della politica locale ed  eletti sul territorio per discutere del provvedimento che prevede lo smantellamento dei tribunali con un numero inferiore a venti giudici e un bacino d’utenza inferiore a 320mila abitanti.  Il Comitato “ Nessuno tocchi il Tribunale “ dopo il grande successo della raccolta di firme fra i cittadini ora ha ritenuto  fondamentale che a quell’iniziativa  si accompagni il forte ed unitario impegno di tutti i rappresentanti eletti dal territorio nei vari livelli istituzionali.  Un pubblico confronto, quello che si è svolto ieri pomeriggio, sulle azioni finora intraprese e per la elaborazione di ulteriori  iniziative volte a scongiurare il rischio di soppressione del Tribunale di Cassino nell’ambito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie che il Governo si appresta ad effettuare in virtù della legge delega n. 148 /2011.   Il Comitato ha segnalato la vitale importanza per il territorio di una soluzione positiva del problema sorto per la locale istituzione giudiziaria dalla riforma in via di attuazione. Nell’intervento introduttivo, gli avvocati Massimo Clemente e Dante D’Aguanno, rappresentanti del Comitato, hanno illustrato l’importanza socio-economica e la manovra ministeriale dimostrando orgogliosamente  che i dati che riguardano il Tribunale di Cassino lo rendono ‘unico’. “Tutti insieme, politici, avvocati, cittadini, possiamo dimostrare che il Tribunale ha delle peculiarità che lo rendono unico in Italia, ma non si può abbassare la guardia”. Per l’on. Formisano, nel suo intervento, “la famigerata relazione sul tavolo del ministro è frutto di motivi politici più che tecnici. L’Ateneo è l’organo giusto che può allestire un controrelazione che smonti il teorema politico che vorrebbe smantellare il nostro tribunale”. Secondo Mario Abbruzzese il provvedimento penalizza Cassino, ma non è stata ancora approvata, “su questo – ha  proseguito il presidente del Consiglio regionale – dobbiamo lavorare in questo lasso di tempo in cui verrà valutata dal ministro”. “Continuare a stare uniti – il monito di Anna Maria Tedeschi – nella battaglia”. Se la posizione del nostro tribunale, sembra emergere quale opinione dominante da tutti gli interventi, è al ‘limite’ rispetto ai tagli  è pur vero che tutto questo non basta e che si potrà salvare solo con l’accorpamento con la sezione staccata di Gaeta che sembrerebbe ben disposta a trasferirsi a Cassino vista anche la maggior distanza con Latina e la migliore viabilità. Vedremo nei prossimi mesi quali saranno gli sviluppi, resta comunque che la giornata di ieri ha segnato una pagina di bella politica e di partecipazione non solo degli ‘addetti ai lavori’, ma di tutta la città e dei suoi abitanti, che ritngono fondamentale il mantenimento dell’organo giurisdizionale in città e  ribadito anche dall’amministrazione comunale, con il sindaco Petrarcone, attraverso l’impegno assunto nella Consulta dei sindaci. In conclusione  l’incontro di ieri pomeriggio alla sala Restagno, ha dato una speranza di soluzione positiva della vicenda, di ottimismo, ma non troppo!

F. Pensabene  

Foto A. Ceccon

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