Iniziativa contro “il dolore inutile”, alla Neuromed di Pozzilli ‘open day’ e visite gratuite

22 Maggio 2012 0 Di redazione

Porte aperte contro il dolore. L’IRCCS Neuromed, che rientra tra gli ospedali premiati con i Bollini Rosa dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (O.N.Da), sarà a disposizione della popolazione venerdì 25 maggio, aderendo alle iniziative promosse per la Giornata nazionale del Sollievo. Sarà possibile sottoporsi a visite gratuite con l’algologo (il cosiddetto medico del dolore) e il reumatologo, e ritirare materiale informativo. Per il consulto gratuito con gli specialisti dell’Istituto Neuromed basta prenotare la visita chiamando i numeri 0865.929.560, 0865.929.379 o inviando una mail a prenotazioni@neuromed.it

Dati recenti dimostrano che la sofferenza fisica colpisce oltre 6 cittadini su 10, con età media 58 anni, originata in più del 6% dei casi da tumore, contro il 94 % causato da mal di schiena, cefalee, dolore cervicale, diabete, herpes zoster, e in oltre il 45% dei casi l’artrosi. Tuttavia fra le vittime di dolore cronico meno della metà segue uno specifico trattamento, che si rivela inefficace nell’83% dei casi. Un problema che, viste le vaste proporzioni, va combattuto dalla radice: gli strumenti ci sono, ma manca una adeguata sensibilizzazione alla popolazione.

“O.N.Da è fortemente impegnata su questo tema – dichiara la presidente Francesca Merzagora, e con questa iniziativa dei ‘suoi’ ospedali, destinata ai cittadini e ai malati, vuole anche ricordare che in Italia esiste una legge del 2010 (la numero 38) che ha sancito per tutti il diritto a non soffrire. È una legge fortemente innovativa, che per la prima volta salvaguarda e garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza in relazione alle specifiche esigenze”.