Operazione “Caronte”, sgominata una rete di spacciatori del sud pontino

3 Maggio 2012 0 Di redazione

Nelle prime ore della mattinata, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Formia hanno eseguito una operazione antidroga che ha sgominato una vasta rete di spacciatori, particolarmente attivi nel sud-pontino.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, supportati da unità cinofile dei carabinieri, hanno eseguito complessivamente nr. 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, a carico di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare del tipo “hashish” e “cocaina”, emesse dal GIP presso il Tribunale di Latina, dott. Nicola Iansiti.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina, Dott. Giuseppe MILIANO, è stata avviata nel mese di gennaio 2010, quando, a seguito di alcuni rinvenimenti di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” i carabinieri della Compagnia di Formia sono venuti a conoscenza di una fitta rete di spaccio di sostanza stupefacente, nel territorio di Scauri, avente come attivo spacciatore, in particolare, Cannavacciuolo Massimo, meccanico navale, pregiudicato per pregressi reati in materia di stupefacenti.
I carabinieri hanno avviato incisivamente i loro accertamenti a seguito di una parziale collaborazione offerta da un consumatore scaurese, che, per diversi acquisti di stupefacente, effettuati, in periodi diversi, presso il Canavacciuolo subiva da quest’ultimo continue vessazioni e minacce di morte, per un debito ammontante a circa € 4.000 non onorato.
A seguito di primi riscontri effettuati dai carabinieri, in particolare, intorno al mese di marzo –aprile 2010, allorquando venivano rinvenuti piccoli quantitativi di sostanza stupefacente, in particolare, cocaina, si avevano, gradualmente servendosi delle tradizionali tecniche investigative (pedinamenti, appiattamenti) e di intercettazioni tecniche, rivelatesi, fin da subito di difficile comprensione, per l’utilizzo da parte di tutti gli odierni arrestati di linguaggio altamente criptico (schede, magliette, parlandosi di dosi di cocaina) un completo quadro probatorio teso alla ricostruzione e conseguente smantellamento dell’intera filiera di rifornimento dello stupefacente nell’area sud-pontina.
Nell’ambito dell’attività di investigazione odierna, riscontro altamente significativo dal punto di vista investigativo, è rappresentato dall’arresto in flagranza di reato, operato in data 30 marzo 2010 nei confronti di Cannavacciuolo Massimo, sorpreso a trasportare, nelle acque della foce del Garigliano, a bordo di un’imbarcazione di proprietà (da qui e il nome dato all’operazione, Caronte) un kilogrammo di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, consegnata, nella serata precedente, sulle spiagge mondragonesi da Gildo Russo, nella circostanza, non tratto in arresto perché i profili della sua responsabilità sono emersi solo successivamente nell’ambito dell’attività di indagine stessa. e trasportata via mare per eludere i controlli serrati dei Carabinieri.
E’ stato proprio dalle intercettazioni effettuate dai militari che è emerso come il mezzo navale fosse l’unico utilizzato dagli spacciatori per il trasporto della sostanza stupefacente dal mondragonese alle foci del Garigliano, spesso in orari notturni, tali da rendere ancora più difficoltosi eventuali controlli delle Forze di Polizia..
La droga verosimilmente proveniente dall’hinterland napoletano, veniva chiamata nelle varie conversazioni intercettate con i nomi più disparati: “magliettina”, “scheda”, “traversino di legno”.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati inoltre numerosi i sequestri di piccole dosi di sostanza stupefacente, dalla cocaina all’hashish, con la conseguente segnalazione ai sensi dell’art 75 D.P.R. 309/90 degli assuntori.
L’indagine, conclusasi nel dicembre 2010, ha consentito di deferire in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per i medesimi reati altri 20 indagati , alcuni dei quali anche per minacce e reati fine quali favoreggiamento e ricettazione.
Gli arrestati si identificano in:
1. CANNAVACCIUOLO Massimo, 35enne di Scauri di Minturno, nullafacente, plirupregiudicato;
2. DE ROSA Carlo, 42enne beneventano, residente in Minturno, nullafacente, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza di P.S. in Minturno,
3. LAUDO Roberto, 37enne di Ariano Irpino, residente in Castelforte, operaio, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione dell’Avviso orale
4. BUONAMANO Fabio, 24enne di San Cosma e Damiano, nullafacente, pluripregiudicato, nullafacente;
5. RUSSO Gildo, 41enne mondragonese, gia’ ristretto presso la Casa Circondariale “di Bellizzi Irpino (AV)., per analoghi reati.
Nel corso dell’operazione è stata altresì tratta in arresto in flagranza di reato, CARDONE Giovannina, 48 enne di Roccarainola (NA), pregiudicata, madre di Buonamano Fabio, che a seguito di perquisizione domiciliare veniva trovata in possesso di gr.120 di haschish e gr. 15 di cocaina, ritenuta pertanto responsabile del delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso con il figlio.