Progetto Innova: Il Distretto dei monti Ausoni al ‘Tavolo nazionale dei Distretti del Marmo Italiani’

24 Maggio 2012 0 Di Felice Pensabene

L’alto profilo scientifico dato ai lavori del Focus day organizzato da INNOVA in collaborazione con ECOCERVED Società per l’ambiente del Sistema italiano delle Camere di Commercio ha fatto emergere importanti opportunità e proposte per lo sviluppo del distretto del marmo e del lapideo di Coreno Ausonio in un’ottica nazionale. “La valorizzazione degli scarti del settore lapideo: rifiuto o risorsa alternativa per la filiera del marmo e delle costruzioni della provincia di Frosinone” è stato il tema affrontato dagli importanti relatori del settore intervenuti, questa mattina,  nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Frosinone.

Ad aprire i lavori, dinanzi ad una platea numerosa e qualificata, sono stati il Presidente della Camera di Commercio e di INNOVA Florindo Buffardi e il consigliere provinciale Antonio Salvati presidente del Comitato per lo Sviluppo della Provincia di Frosinone. In sala erano presenti anche  il sindaco  di Coreno Ausonio Domenico Corte e alcuni imprenditori del distretto del marmo dei Monti Ausoni, i quali al termine si sono dichiarati entusiasti del progetto promosso da Innova che pone le basi per una collaborazione con i vari Distretti del marmo italiani. E’ proprio questa una delle novità più rilevanti emerse: il Distretto dei Monti Ausoni, grazie al progetto di Innova, potrebbe sedere nel costituendo Tavolo tecnico che comprende   tutti i Distretti del marmo italiani. Tra le varie opportunità prese in esame anche la possibilità di finanziare borse di studio per formare progettisti locali del settore. L’incontro, in particolare, ha posto l’accento sulla necessità di superare le difficoltà che le imprese riscontrano nell’accedere alle informazioni ambientali e che spesso le conduce, involontariamente, ad adottare pratiche non conformi alle vigenti normative. “Oggi – ha sottolineato il presidente Florindo Buffardi – abbiamo aperto un tavolo di discussione che continuerà in futuro. E’ solo il primo passo quello che abbiamo compiuto perché  – ha puntualizzato Buffardi – in un momento di crisi come questo, oltre all’innovazione, è importante la formazione. In particolar modo bisogna formare  anche  gli imprenditori, non solo del settore lapideo, ma di tutti i settori. Sono convinto che la strada tracciata questa mattina sia quella più efficace per garantire uno sviluppo competitivo alle aziende del distretto secondo i  nuovi modelli della green economy e delle norme ambientali che regolamentano il settore delle attività estrattive.”    Dopo gli interventi di Claudia Chiappino dell’Associazione Nazionale Ingegneri Minerari che ha parlato di “Sviluppo sostenibile ed attività estrattive: l’ottimizzazione della risorsa, un processo integrato dal progetto di cava ai prodotti finali. Casi europei e italiani ”, di Giovanna Antonella Dino del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino intervenuta su “Il mercato dei materiali riciclati e le sperimentazioni in atto in tema di valorizzazione dei fanghi di segagione” e di Massimo Marin del centro Servizi Lapideo di Verbano Cusio Ossola che ha raccontato l’esperienza del Centro Servizi Lapideo VCO: un esempio di laboratorio prove e centro di ricerca a supporto del settore lapideo, Emma Schembari Esperto Ecocerved ha sintetizzato: “E’ necessario avviare un percorso sostenibile del ciclo produttivo che coinvolge la cava e il settore della trasformazione per una valorizzazione della materia prima e dei rifiuti derivanti dall’attività estrattiva. L’intento – ha aggiunto – è quello di creare una filiera lunga che coinvolga non solo il settore della lavorazione delle pietre ornamentali ma anche quello edile per un utilizzo del prodotto locale. Il rifiuto è una risorsa del futuro unitamente alla valorizzazione della materia prima.”  

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