Anniversario della fondazione, l’attività della guardia di Finanza di Frosinone nei primi 5 mesi dell’anno

21 Giugno 2012 0 Di redazione

La celebrazione dell’anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, anche quest’anno costituisce occasione per delineare un primo consuntivo dell’attività svolta dai Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone nel corso dei primi cinque mesi del 2012.

I risultati raggiunti in questa prima parte dell’anno evidenziano un’azione di servizio particolarmente incisiva, soprattutto nel comparto delle imposte dirette e indirette -principale missione istituzionale affidata al Corpo-, con riferimento alla quale sono stati effettuati ben 753 interventi, tra verifiche e controlli fiscali, i quali hanno consentito di accertare complessivamente violazioni all’Imposta sul Valore Aggiunto per circa 160 milioni di euro e basi imponibili sottratte all’imposizione diretta per circa 430 milioni di euro.

Di particolare rilievo i risultati raggiunti nel contrasto delle più gravi forme di frode fiscale che hanno portato alla denuncia di 107 persone all’Autorità Giudiziaria, una delle quali tratta in arresto. Nello specifico: le frodi all’IVA (cd. “frodi carosello”) hanno consentito di constatare una maggiore Imposta sul valore aggiunto di circa 11 milioni di euro; parimenti diffuso si è rivelato il fenomeno delle frodi fiscali internazionali, realizzate mediante soggetti economici esteri, spesso creati “ad hoc” per consentire fittizie esterovestizioni di soggetti in realtà operanti nella Provincia di Frosinone, frodando sistematicamente il fisco. Nei loro confronti sono stati accertati elementi positivi di reddito non dichiarati pari a circa 135 milioni di euro.

Assai rilevante, in Ciociaria, il fenomeno del sommerso: sono stati individuati 67 evasori totali, nei cui confronti è stata recuperata a tassazione materia imponibile per circa 265 milioni di euro e sono state accertate violazioni all’IVA per quasi 100 milioni di euro.

Individuati altresì 24 lavoratori in nero presso le attività economiche ispezionate.

Massiccio l’impegno anche nel settore dei controlli strumentali, finalizzati a rilevare la regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali. Sono stati effettuati complessivamente 6.495 controlli, rilevando irregolarità nell’11% dei casi.

Divenuta ormai sistematica l’aggressione ai patrimoni dei soggetti resosi responsabili di reati tributari, attraverso il sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca per valore equivalente del profitto di reato, ovvero dell’imposta evasa. Al riguardo, sono stati proposti all’Autorità Giudiziaria sequestri di beni per ammontare complessivo pari ad euro 12 milioni, dei quali oltre 2 milioni di euro già sottoposti a sequestro.

Numerose le operazioni di servizio concluse con rilevanti risultati in materia di contrasto alle frodi fiscali:

L’operazione “Money River” ha portato alla scoperta di una significativa evasione fiscale nel settore del commercio all’ingrosso di elettrodomestici, consentendo il recupero a tassazione di circa 115 milioni di euro e la constatazione di violazioni all’I.V.A. per oltre 35 milioni di euro.

In tale ambito è stata individuata una persona, dedita sistematicamente al compimento di attività delittuose, nei confronti della quale sono state applicate misure di prevenzione patrimoniali attraverso il sequestro di bei immobili nella propria disponibilità, costituiti da lussuose ville in Roma ed in Sardegna, per un valore di 7 milioni di euro.

Le operazioni “Ghost Portage” e “Missing Coop” hanno consentito di scoprire una grossa frode fiscale realizzata da un imprenditore ciociaro – raggiunto, al termine delle indagini, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – operante nel settore dell’autotrasporto e del facchinaggio.

La complessiva attività ispettiva ha portato alla constatazione di fatture relative ad operazioni inesistenti per un ammontare di 106 milioni di euro, di costi indeducibili per oltre 50 milioni di euro, di una base imponibile sottratta a tassazione per circa 76 milioni di euro e di violazioni all’IVA per circa 29 milioni di euro.

Contestualmente all’arresto, sono stati sottoposti a sequestro i beni dell’imprenditore, tra cui villini di pregio, auto di lusso e conti correnti, per ammontare complessivo pari a 4 milioni di euro.

L’operazione “Sweet Life” ha interessato invece il settore dell’edilizia, con l’individuazione di numerose compravendite immobiliari perfezionate attraverso l’interposizione fittizia di due società riconducibili ad un professionista romano titolare, tra l’altro, di imprese operanti nella provincia di Frosinone.

Il sistema di frode posto ha consentito al soggetto economico di ottenere un risparmio illecito di imposta, quantificato in 64 milioni di euro e violazioni all’I.V.A. per 8 milioni di euro.

L’operazione “Montenegro” ha portato alla scoperta di una frode fiscale realizzata attraverso quattro società, già operanti in Ciociaria nei settori alberghiero, del commercio di autoveicoli, del trasporto merci e della carpenteria metallica, fittiziamente trasferite nella Repubblica del Montenegro.
In tale ambito, è stata quantificata una base imponibile sottratta a tassazione per un ammontare di 42 milioni di euro e sono state rilevate violazioni all’I.V.A. per 16 milioni di euro.

A tutela dei bilanci degli Enti locali e delle varie Amministrazioni statali, nel periodo in esame sono stati eseguiti 9 controlli, 8 dei quali sono risultati irregolari, con conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria di otto persone per il reato di truffa ai danni dello Stato e la constatazione di una indebita percezione di incentivi od emolumenti per complessivi 210.000 euro.

In tale ambito sono inserite le evidenze di alcune attività investigative finalizzate ad appurare il possesso dei requisiti normativi, oggettivi e soggettivi, nella percezione delle pensioni erogate dall’INPS e dall’INPDAP.

In particolare, al termine di una indagine in materia di spesa pubblica assistenziale, sono state denunciate quattro persone che da diversi anni percepivano l’assegno sociale senza tuttavia essere in possesso della residenza effettiva in Italia.

E’ stata quantificata, quindi, una truffa nei confronti dell’Istituto di previdenza per un ammontare complessivo di €. 90.000.

Nei confronti degli indagati, oltre al recupero delle somme di denaro indebitamente percepite a cura dell’INPS, è stato eseguito il sequestro preventivo dei saldi giacenti sui conti bancari e postali ai medesimi intestati.

Analoga investigazione è stata condotta con riferimento ad una pensione di reversibilità corrisposta dall’INPDAP ad una persona che, in realtà, era deceduta da ben sette anni.

In questo caso, ad essere denunciato è stato il figlio della defunta, che ha continuato a percepire gli emolumenti nonostante il decesso del genitore.

Al termine dell’indagine, è stato quantificato un importo indebitamente percepito a titolo di pensione di reversibilità per complessivi €. 85.000.

Importante è stata, altresì, l’attività svolta dal Corpo in materia di tutela della spesa pubblica, su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti di Roma, alla quale sono stati segnalati danni erariali per 90 milioni di euro nei confronti di 6 responsabili.
Di rilievo, al riguardo, un accertamento per danni erariali effettuato nei confronti di un’azienda a totale partecipazione pubblica, nella cui gestione è stato individuato un spreco di danaro pubblico per diverse decine di milioni id euro.

Nell’ambito della vigilanza per il rispetto della normativa valutaria e la circolazione dei capitali, al fine di prevenire forme di riciclaggio e altri fenomeni illeciti connessi all’uso di strumenti finanziari, sono stati controllati 33 soggetti economici e persone fisiche, 14 delle quali sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria.

Nel settore degli oli minerali sono stati sottoposti a controllo 45 impianti, tra distributori stradali e depositi di carburante, dai quali sono scaturite varie violazioni alle specifiche imposte e il sequestro di kg. 1.380 di oli minerali non agevolati, di diversi mezzi di trasporto atti a contenere tali prodotti, con la conseguente verbalizzazione di nr. 45 soggetti e la relativa denunzia di nr. 3 persone.

Intensa anche l’attività della Guardia di Finanza di Frosinone nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti, pervenendo all’arresto di 13 persone, al sequestro di numerose dosi di cocaina, di 13 autovetture e di terreni per 6.160 mq..

In tale ambito, si segnala l’operazione “Life Rocking” con la quale è stata smantellata un’organizzazione criminale, che curava lo “spaccio” nella città di Frosinone ed in altre zone della Provincia. Sono stati arrestate 9 persone ed eseguiti numerosi sequestri dei loro beni mobili e immobili.

Nel comparto della contraffazione dei marchi d’impresa sono stati sequestrati circa 5.000 articoli contraffatti, con conseguente denunzia all’A.G. dei responsabili. Inoltre, sono stati sequestrati 6.000 articoli di bigiotteria non rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa di settore.

Particolarmente importante, altresì, è stata l’attività svolta in concorso con le altre Forze di Polizia per il controllo del territorio, eseguita soprattutto attraverso le pattuglie operanti nell’ambito del dispositivo di pubblica utilità “117”, costantemente presenti nell’arco delle 24 ore nell’intero territorio provinciale.

In materia di reati comuni, previsti dal codice penale, e delle leggi di pubblica sicurezza, sono state denunciate a piede libero 66 persone.

Sono stati eseguiti, altresì, nel medesimo comparto operativo, 96 controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, che in diversi casi hanno consentito di appurare l’illegittima percezione di sussidi da parte di 15 persone e la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di falsa attestazione della propria posizione reddituale ovvero di truffa ai anni dello Stato.

Da menzionare i 156 interventi che le Fiamme Gialle hanno eseguito presso altrettanti esercizi commerciali allo scopo di rilevare gli aumenti dei prezzi contro il carovita e di assicurare l’osservanza delle norme che disciplinano l’esposizione dei prezzi di vendita al pubblico.