Legambiente e Touring Club, assegnano le “Vele Blu” alle località turistiche del Lazio

16 Giugno 2012 0 Di Felice Pensabene

Tempo d’estate, tempo di verifiche sulla  qualità del mare, dei laghi, delle spiagge e dei servizi offerti ai cittadini. In quest’ottica si inserisce il tradizionale rapporto di Legambiente e del Touring Club. Dall’esame dei dati forniti i risultati sembrano incoraggianti per la nostra regione. Quattro vele sventolano a Montalto (Vt) e Sperlonga (Lt): secondo la Guida blu 2012 di Legambiente e Touring Club migliorano sul fronte ambientale le località sui mari del Lazio ma sono ferme quelle sui laghi.  Per Legambiente Lazio: occorre  puntare su qualità e sostenibilità dimenticando cemento e assurde concessioni, con politiche organiche e affrontando subito criticità.  Montalto (Vt) e Sperlonga (Lt) guadagnano nel 2012 “quattro vele” nel Lazio secondo l’annuale classifica delle Vele Blu redatta da Legambiente e Touring Club italiano da ormai dodici anni. C’è una tendenza al miglioramento quest’anno, anche se nessuna località laziale si aggiudica le “5 vele”, il riconoscimento massimo della classifica. Ponza (Lt), Sabaudia (Lt), Santa Marinella (Rm) e Gaeta (Lt) salgono a “tre vele” con Ventotene (Lt) e Tarquinia (Vt). Ferme a “2 vele” invece, Nettuno (Rm), Ostia (Rm), San Felice Circeo (Lt); Anzio (Rm) conferma la sua unica vela.

“ Qualcosa si muove sul litorale, grazie a qualche amministratore e qualche imprenditore più attento si va capendo che far migliorare il territorio significa far crescere il turismo, allora bisogna continuare a puntare sulla qualità e la sostenibilità dimenticando cemento e assurde concessioni – ha affermato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. “Con la crisi che stiamo attraversando non si può tirare a campare, competono luoghi più belli e servizi di qualità migliore, innovativi. Nel Lazio bisogna liberare i waterfront cementificati da case e stabilimenti, riaprire gli accessi liberi al mare, predisporre servizi di trasporto efficienti, lavorare sull’offerta dei nostri parchi sul mare.”  I 128 parametri, racchiusi in 21 indicatori, della Guida Blu delineano una tendenza al miglioramento per Sperlonga, che guadagna le 4 vele e scala la classifica grazie a iniziative realizzate nel tempo come l’area pedonale e la differenziata porta a porta, ma anche per Santa Marinella, Sabaudia e Gaeta, che complessivamente hanno migliorato i parametri che fanno loro raggiungere le tre vele; Ponza torna alla posizione di qualche tempo fa, dopo essere stata penalizzata lo scorso anno dalla mala gestione che ha portato al commissariamento, con la nuova amministrazione che deve puntare tutto sul rispetto dell’ambiente piuttosto che su assurdi piani casa o impattanti porti. Guida Blu segnala anche le spiagge più belle, tra le quali la spiaggia dell’Angolo a Sperlonga, le Dune di Sabaudia, Serapo a Gaeta, ma anche Capocotta a Ostia e Torre Astura ad Anzio. Rimangono alcune preoccupazioni sul fronte inquinamento, con il catrame e la moria di pesci sul litorale romano di poche settimane fa, che evidenziano la necessità di controlli per la depurazione, gli scarichi abusivi, le navi petroliere, per i quali è fondamentale il lavoro di Arpa Lazio che deve subito essere messa in grado di svolgere tutti i compiti di legge, garantendo le necessarie competenze.  Continua, inoltre, il successo della sezione laghi della Guida Blu, che nel Lazio sul fronte delle acque dolci non vede però nessuna località a 4 e 5 vele. Apre la classifica un bel gruppo a “3 vele” con Trevignano Romano (Rm), Assegnate da Legambiente Anguillara Sabazia (Rm) e Bracciano (Rm) sul lago di Bracciano, Nemi (Rm) sul lago omonimo. Complessivamente sono 378 le località costiere marine e di lago segnalate da Legambiente e Touring Club con Guida Blu. All’interno anche l’elenco aggiornato degli alberghi e strutture ricettive per l’ambiente che si fregiano dell’etichetta ecologica di Legambiente Turismo: più di 400 strutture per oltre 65mila posti letti e una stima di presenze che supera i 6 milioni l’anno. Tre vele blu per Anguillara Sabazia (Rm) per il Lago di Martignano;  “3 vele” anche per Montefiascone (Vt), Capodimone (Vt) e Bolsena (Vt), sul lago di Bolsena. Fermi a “2 vele” Castel di Tora (Ri) e Paganico Sabino (Ri) sul Lago del Turano, oltre a Ronciglione (Vt) e Caprarola (Vt) sul lago di Vico e Castel Gandolfo (Rm) sul Lago Albano. Tranne che per Capodimonte e Bolsena, che guadagnano una vela, la classifica per i laghi è del tutto invariata rispetto all’anno passato.  “ Sui laghi del Lazio c’è una stasi preoccupante, mancano politiche organiche sul ciclo delle acque, rifiuti e controllo della pressione turistica e le criticità sono evidenti, dall’abbassamento dei livelli delle acque, all’abusivismo, alla depurazione – ha affermato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. “Sui laghi si deve scommettere a livello regionale, serve un progetto unitario per preservare luoghi bellissimi creando occasioni di sviluppo agricolo e turistico, ma di certo bisogna partire dalla tutela di questi delicati ecosistemi, che rischiano facilmente di essere compromessi, completando come prima opera le condotte circumlacuali, su tutti i perimetri per permettere la raccolta completa dei reflui.”  Per conoscere dove sono: www.legambienteturismo.it.