Approvati il ‘Progetto Voucher’ ed il Regolamento per il Centro socio-educativo di Caira con troppe ombre

25 Luglio 2012 5 Di Felice Pensabene

Consiglio comunale ieri sera per discutere molti punti all’ordine del giorno, in particolare della questione ‘Voucher’ con il dissenso e voto contrario manifestato dal consigliere Vincenzo Durante, capogruppo di Rifondazione. Il dissenso ha riguardato  l’inopportunità del progetto in alcune sue parti, soprattutto per ciò che riguarda la somma di 2.500 euro a favore delle imprese, per un totale di ventimila euro, che avessero assunto a tempo determinato otto partecipanti al progetto, fra  persone che si fossero “distinte nell’ambito lavorativo” del progetto stesso. I rilievi all’assessore Di Russo, da parte del consigliere Durante, non si sono fatti attendere. In particolare, Durante, ha rilevato che inizialmente l’assunzione era prevista a tempo determinato, inoltre, ha ribadito la totale assenza di criteri per la selezione dei ‘fortunati otto’ che dovrebbero beneficiare dell’assunzione, visto che la segnalazione verrebbe effettuata su indicazione dei servizi sociali del Comune. All’ordine del giorno della seduta, tuttavia, c’è da rilevare l’approvazione, anche qui con voto contrario e interrogazione urgente al sindaco del consigliere Durante, del regolamento per il centro socio-educativo di Caira. Nei prossimi mesi, infatti, il Centro dovrà essere gestito direttamente dal comune di Cassino, essendo venuto meno l’accordo con il Consorzio dei Servizi Sociali del Cassinate, che lo gestiva fino a giugno scorso. Le perplessità sul regolamento, approvato ieri sera, sono molte e anche particolarmente significative. Il Centro dovrebbe avere, perché previsto per legge, un numero non superiore a trenta utenti. Quali siano i criteri per la selezione dei ‘trenta’ non è specificato, inoltre, non verrebbero differenziate le diverse patologie fra disabili lievi e quelli più gravi. L’unica esclusione prevista riguarderebbe le patologie psichiatriche che, secondo l’art. 2 del Regolamento, “per i quali è competente il Servizio Sanitario”. Ma non basta, poiché all’art. 1, in tema di accesso al Centro lo prevede per “…gli ultra-diciottenni con notevole compromissione dell’autonomia nelle funzioni elementari, che abbiano assolto l’obbligo scolastico’. Ora, viene da chiedersi quale sia il destino dei disabili in età scolare, sia dell’infanzia o di primo e secondo grado, quale possibilità venga offerta  dall’amministrazione comunale a questa categoria di persone disabili, che necessita di attenzione. Le perplessità maggiori, però, sono sul personale che dovrà gestire il Centro e sulle modalità ed i requisiti individuali necessari per il loro reclutamento necessarie a poter operare con i disabili. Dall’esame del regolamento approvato all’unanimità dal Consiglio, fra il personale non sono previste figure di fisioterapisti, in particolare di logopedisti, terapisti occupazionali, così come non è previsto un presidio medico ed infermieristico fisso. C’è, infine, da chiarire la posizione degli operatori che fino ad oggi hanno prestato la loro opera, sballottati fra una cooperativa e l’altra che nel corso degli anni gestito il Centro di Caira e prima ancora di Cappella Morrone. Quale  sorte sarà loro riservata con la nuova gestione e il nuovo regolamento approvato ieri sera. In altre parole che fine faranno i sedici operatori del Centro? Nel regolamento nulla è contemplato in proposito. Nessun progetto di riqualificazione è previsto per quei sedici lavoratori dal nuovo regolamento, come ha avuto modo di sottolineare il consigliere Volante nel suo intervento. In conclusione il regolamento approvato ieri, lascia forti perplessità sulla sua efficienza nella gestione del Centro stesso. Sarebbe stato opportuno attendere una prossima seduta per apportare qualche modifica, tenendo conto dei suggerimenti scaturiti dagli interventi dei consiglieri, magari sentendo anche qualche associazione che si era già occupata del problema con la precedente amministrazione comunale. Così non è stato, purtroppo e lo si è approvato in tutta fretta, quasi all’unanimità. Volendo essere maligni, ma non troppo, sembra che la gestione del personale sia troppo demandata agli interessi dell’Amministrazione. Insomma sembra che il ‘vento di rinnovamento’ non sia poi cosi tanto nuovo… almeno sotto l’aspetto delle assunzioni lavorative! Da segnalare anche l’approvazione del Regolamento sul volontariato.

F. Pensabene