Europei 2012: la Spagna umilia, 4 a 0, l’Italia e conquista il titolo europeo per la seconda volta

2 Luglio 2012 0 Di Felice Pensabene

È andata male la finale degli Europei 2012 per la Nazionale italiana di Prandelli. Umiliata, 4 a 0, da una Spagna forte che non  ha permesso di esprimere il nostro gioco, ha bloccato il nostro ‘uomo chiave’ Andrea Pirlo e qualche ‘ammaccato’ di troppo ci hanno tolto la soddisfazione di riportare il titolo europeo in Italia dopo quarantaquattro anni. Pirlo che aveva il compito di distribuire palloni agli attaccanti, bloccato dalle marcature strette degli spagnoli. Ma anche un Cassano poco incisivo, Balotelli poco servito dai centrocampisti, insomma una squadra italiana spenta, con le gambe stanche e che non è riuscita a reagire alla prima rete spagnola. Che ha subito la seconda senza reagire, come aveva fatto nella partita d’esordio, proprio contro la Spagna. Poi le altre son venute senza problema. Un risultato pesante ed umiliante. “Eravamo cotti” ha detto il C.T. Prandelli, a fine gara. Beh, forse si poteva cambiare qualcuno, qualche calciatore stanco o ‘ammaccato’ come Chiellini uscito troppo presto dal campo, ma anche l’inserimento di Thiago Motta, fuori anche lui per infortunio dopo pochi minuti. Magari si poteva dare spazio e fiducia a qualche giovane, tanto per fare qualche nome, Ogbonna, un difensore forse con poca esperienza rispetto ai ‘senatori’, ma con un fisico capace di contrastare gli attaccanti spagnoli. Certo, con il senno di poi, si può far tutto. È andata così, eravamo stanchi, non abbiamo saputo reagire, troppi ‘acciaccati’? Non sapremo le vere ragioni di una sconfitta così umiliante. Perdere 4 a 0 non lascia spazio a dubbi sulla forza degli spagnoli, sulla loro freschezza atletica, per il maggior riposo avuto prima della finale? Forse sarà così, ma è stato comunque un grande risultato della nazionale di Prandelli. Arrivare alla finale nessuno lo riteneva possibile, eppure ci siamo arrivati, abbiamo perso contro una squadra spagnola che ha saputo giocare meglio di noi, ci ha imposto il suo gioco. Nulla di cui rammaricarsi salvo il fatto che il sogno non è diventato realtà, ma le basi gettate da questo collettivo non sono cosa da poco. Del resto se la Spagna era Campione d’Europa uscente, Campione del mondo ed è riuscita a vincere il suo secondo titolo europeo consecutivo, un motivo ci sarà! Ai nostri ragazzi va, comunque il grazie dei tifosi che avevano sperato, anche se non si è concretizzato il sogno. Bisogna ripartire da qui per preparare un grande mondiale in Brasile. Gli uomini ci sono, forse basterà cambiare qualcosa, e il C.T. Prandelli con le idee anche, e allora arrivederci in Brasile!

F. Pensabene