La Cassa Integrazione in provincia di Frosinone aumentata del 115%

23 Luglio 2012 0 Di Felice Pensabene

La crisi economica e produttiva della nostra Provincia continua a mordere.  I dati della CIGO dei primi sei mesi confermano il trend negativo, si passa da 1.909.712 ore a 4.122.204 ore con un aumento in percentuale del 115%. Dati allarmanti, quelli diffusi da Benedetto  Truppa della Cgil.  Dal mese di Gennaio ogni lavoratore in cigo a zero ore ha perso circa 4000 euro al netto delle tasse, con una riduzione del monte salari che supera di gran lunga i 20 milioni di euro riducendo in modo drastico la domanda di beni e consumi e aumentando quindi  il trend di recessione economica del nostro paese. Complessivamente i settori in più difficoltà sono il meccanico che passa da 1.085.470  a 2003.371 ore di cigo, il commercio da 453.808 a 545.379 ore, l’edilizia da 376.828 a 781707 ore. I lavoratori del nostro Paese hanno già dato e continuano a dare, non è possibile pensare ad un risanamento dell’economia dell’Italia continuando a tassare il reddito da lavoro e le pensioni, direttamente e indirettamente, vedi IMU, e non pensare assolutamente ad esempio ad una patrimoniale per reperire nuove risorse, è la sola scelta che al paese porta più benefici che sacrifici.  Inoltre nella nostra Provincia da mesi siamo costretti a condividere il dramma dei lavoratori che hanno chiesto e ottenuto  tramite accordo sindacale  dalla Regione Lazio il riconoscimento della Cassa integrazione in deroga e della mobilità in deroga e ad oggi non sono riusciti ad avere il riconoscimento economico spettante. Sono centinaia i lavoratori della nostra Provincia  che sono in attesa oramai da mesi che la Regione Lazio invii all’INPS le comunicazioni per permettere il pagamento delle loro legittime spettanze. La CGIL chiede alla Regione Lazio di adempiere celermente a quanto loro dovuto al fine di permettere almeno la sopravvivenza a quelle famiglie interessate che hanno in queste quote economiche l’unico possibile sostentamento.