Spending Review; Abbruzzese: “Possibile coniugare efficienza amministrativa con esigenze di crescita”

10 Luglio 2012 0 Di Felice Pensabene

“Mi auguro che l’incontro di domani tra il Presidente del Consiglio Mario Monti ed i Presidenti delle Regioni italiane possa essere un’occasione proficua per riconsiderare alcune decisioni di spesa contenute nella Spending Review. Decisioni il cui contenuto non è chiaramente neutro e che hanno in se, accanto al momentaneo effetto lenitivo dovuto al risparmio nel breve periodo, un pericoloso potenziale recessivo che può essere neutralizzato solo tenendo conto dei giusti correttivi e delle modifiche provenienti da chi ha piena conoscenza dal territorio su cui i tagli incidono”. Lo ha, affermato oggi il Presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese.

“E’ per questo che – ha affermato Abbruzzese – in piena sintonia con le parole del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, sono fermamente convinto della necessità di un coraggioso passo in avanti politico, che mostri come sia possibile coniugare un aumento della competitività nazionale con una riduzione sensibile del debito pubblico senza mortificare la crescita. Una crescita che non può non essere il criterio guida di chi lavora al rilancio del nostro paese: i dati pervenuti oggi dall’ Ocse nel suo ultimo rapporto sulle prospettive dell’occupazione relative al 2013 ci illustrano chiaramente la necessità di agire su questo fronte. Se dopo la riforma delle pensioni e quella del lavoro nulla venisse fatto per sostenere lo sviluppo, il tasso dei senza lavoro crescerebbe di mezzo punto raggiungendo il picco del 9,9%, quota che strangolerebbe di certo ogni tentativo di raggiungere il pareggio di bilancio nel corso del 2013 e che sicuramente contribuirebbe all’aggravarsi della nostra posizione debitoria sui mercati internazionali”.

“Voglio dunque far mio il richiamo del Vice-Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani –ha concluso il presidente – ad un maggior attivismo nel contrastare la crisi economica. Servono scelte coraggiose, che svincolino i destini del debito sovrano dal rischio bancario e che diano maggiore capacità d’azione ad una BCE sempre più simile alla Federal Reserve. Tanto si può fare a livello europeo con la proposta di project-bond ed euro-bond, tanto altro ancora si può fare a livello nazionale e regionale ad esempio migliorando l’efficienza allocativa dei fondi europei, continuando sulla strada di una semplificazione della normativa d’impresa o fornendo alle aziende una dotazione infrastrutturale moderna e competitiva che le aiuti a ripartire.