Cassino “città turistica”? Bisogna intendersi sul concetto di turismo che si vuol realizzare

29 Agosto 2012 0 Di Felice Pensabene

Si fa presto a lanciare slogan sull’importanza di “Cassino come città turistica”. Del resto questo argomento è stato il tormentone della campagna elettorale, anche di chi nelle passate amministrazioni ha avuto ruolo di governo della città proprio in questo settore e non ha fatto molto, anzi proprio nulla. Che l’argomento venga ora riproposto dal consigliere Ficaccio, necessita di qualche chiarimento e riflessione. È fuori dubbio che Cassino abbia le potenzialità turistiche per essere una città con “il ruolo di centro importante, per l’intero Lazio Meridionale e non solo, che con merito la storia le ha assegnato”, come scrive il consigliere di SEL, ma per fare tutto questo occorre capire che tipo di turismo si vuole realizzare. In altre parole se si intende realizzare un turismo accessibile a tutti oppure no. Se così debba essere, perché previsto  dalla legislazione esistente in tema di abbattimento delle barriere architettoniche, bisognerà guardare allo stato della città e a ciò che offre ai turisti, tutti. Sotto questo aspetto, Ficaccio che ha la delega alla manutenzione, lo sa che non sono tutte ‘rose e fiori ’ anzi tutt’altro! Tanto per rinfrescare la memoria, qualora ce ne fosse ancora bisogno, e senza entrare nei progetti faraonici come la funivia per Montecassino di cui si è parlato anche troppo e, fino ad oggi senza grandi risultati, basterà ricordare al consigliere Ficaccio qualche anomalia presente in città. In particolare è sufficiente ricordare, lo stato pietoso in cui versano i marciapiedi di Cassino, invasi di tavoli, sedie, poltrone di bar, pizzerie e mercanzie varie dei negozi, senza contare gli scooter, i motorini e anche qualche moto di grossa cilindrata parcheggiati su di essi, le rampe con la pendenza pericolosamente sbagliata e sempre perennemente occupate, nell’indifferenza totale di chi dovrebbe sanzionare i trasgressori, dalle auto in sosta, alla presenza di barriere architettoniche nei negozi, nei bar, ristoranti e alberghi della città? L’elenco, però, potrebbe continuare all’infinito e sempre in tema di servizi offerti ai turisti potremmo citare le piscine di alberghi totalmente inaccessibili ai portatori di handicap. Considerando, poi, alcuni dei luoghi indicati dal consigliere Ficaccio come l’Anfiteatro, il museo archeologico, la stessa Abazia di Montecassino, l’intera area archeologica sono totalmente inaccessibili alle persone con deficit motorio, che rappresentano una parte importante di turisti, soprattutto per quelli che si muovono in modo autonomo con le loro famiglie. Come si vede, quindi, si fa presto a parlare di ‘città turistica’ ma è sul concetto di turismo che si vuole realizzare che bisogna intendersi. Queste osservazioni e problematiche l’associazione “Nei giardini che nessuno sa” da anni cerca di porle all’attenzione delle amministrazioni comunali, avanza  proposte per rendere Cassino, prima ancora che turistica, una città vivibile per i suoi cittadini, tutti, senza differenze, nella convinzione che solo se organizzata ‘a misura di disabile’ potrà diventare una città vivibile per tutti i suoi abitanti  turisti compresi. È un obiettivo che la nostra Associazione si pone da sempre ed ha portato avanti, con le precedenti amministrazioni, e vuole continuare a farlo anche con l’attuale, prova ne è la richiesta di istituire una “Commissione per l’eliminazione delle barriere architettoniche”, inserita in un progetto più generale denominato “Cassino città ideale”, presentata da tempo alla Giunta Petrarcone che tutt’ora giace non si sa in quali cassetti e mai presa seriamente in considerazione, almeno fino ad oggi! Noi continueremo a fare la nostra parte, con proposte concrete, spetterà, ora, agli Amministratori dare delle risposte, altrettanto concrete!

F. Pensabene

    Associazione “Nei giardini che nessuno sa” – Cassino