Petrarcone: “La battaglia in difesa del nostro Tribunale non si può considerare conclusa”

3 Agosto 2012 0 Di Felice Pensabene

“Resto sinceramente sconcertato da tanto fragore e dalle parole di chi si sente vincitore di un battaglia che in realtà è ancora tutta da giocare. Sono dell’idea che in certi momenti il silenzio sia d’oro e invece c’è chi continua a straparlare senza conoscere la realtà dei fatti.” Con queste parole il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, interviene sulla questione che sta interessando da ormai diverso tempo il nostro Palazzo di Giustizia. “Purtroppo – ha continuato il sindaco – il Tribunale di Cassino non è ancora salvo. Proprio nella giornata di ieri mi sono visto con il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino, Giuseppe Di Mascio, per preparare e firmare un documento congiunto per il Ministro Severino e per tutti gli organi del Mistero di Giustizia. Documenti che lo stesso Di Mascio questa mattina ha portato personalmente al Ministero, cui spetta la decisione ultima sul nostro Tribunale. C’è da dire che in questi mesi ho apprezzato chi ha lavorato instancabilmente alla stesura di un documento a salvaguardia del Tribunale di Cassino che, oltre ad essere apprezzatto, ha avuto un grandissimo seguito nel dibattito delle commissioni di Senato e Camera. Un ringraziamento va a tutti coloro hanno lavorato nell’ombra, senza eccessivo fragore, ma con grandissima determinazione ed impegno. Mi riferisco al comitato ‘Nessun Tocchi il Tribunale’, al Consiglio dell’Ordine, ai magistrati di Cassino e non che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno, ai parlamentari ed ai senatori locali e non da ultimo alla mia Amministrazione che ha fornito strumenti tecnici, giuridici e logistici per la salvaguardia del nostro Palazzo di Giustizia. Detto ciò, trovo assurdo oggi rivendicare la paternità di una vittoria che ancora non esiste e che in ogni caso non avrebbe colori politici. Trovo ancora più assurde e fragili le accuse di chi vorrebbe individuare nel Presidente Di Pietro responsabilità che non gli appartengono. Finora non sono mai voluto entrare in questa polemica, non ho mai voluto attribuire responsabilità a chi ha votato quella scellerata legge delega che prevedeva i criteri per la soppressione di alcuni Tribunali, senza rendersi conto che quei criteri potevano pregiudicare proprio il nostro Palazzo di Giustizia. Anzi, ad onor del vero e nel rispetto dell’impegno profuso sin dal primo momento da parte del Presidente Di Pietro, voglio sottolineare che la volontà dell’Italia dei Valori, era quella di far votare in commissione alla Camera lo stesso documento votato alla commissione Giustizia del Senato, documento cui l’esponente IdV Li Gotti aveva espresso voto favorevole. Ciò avrebbe garantito maggiore forza e condivisione di Camera e Senato, portando il Ministro Severino alla sicurezza che nelle due Commissioni ci fosse unanimità di vedute. Questo non è avvenuto perchè , purtroppo, alla camera hanno voluto modificare il testo e per questo, nonostante non possiamo nascondere che probabilmente bisognava soddisfare qualche richiesta o qualche pressione, c’è stata l’astensione. Un’astensione che, tuttavia a differenza di quel che avviente in Senato dove qualche forza politica si è astenuta, non significa voto negativo. Senza prenderci in giro, sappiamo tutti che un parere uniforme avrebbe avuto un significato diverso, ma io preferisco guardare avanti e continuare a lavorare nel silenzio delle mie stanze per salvare il Tribunale di Cassino dalla chiusura e da chi vorrebbe strumentalizzarlo per fini personali o peggio ancora politici.”