Tribunale di Cassino salvo: l’analisi del Comitato “Nessuno tocchi il Tribunale”

12 Agosto 2012 0 Di Felice Pensabene

Mille passi. Tanti sono metaforicamente i passaggi attraverso i quali dalla possibile esiziale trasformazione del nostro territorio in una zona di frontiera, si è passati ad avere in dote un ufficio giudiziario rafforzato nella sua estensione ed addirittura di gran lunga più importante di quello del tribunale di Frosinone che ci avrebbe dovuto accorpare. Il salto da una temutissima condizione di impoverimento che avrebbe avuto riflessi devastanti per la intera cittadina, a quella di essere destinatari di una occasione enorme, è a dir poco esaltante. È probabile che ancora non se ne colgano appieno i riflessi.  È più che ovvio, quindi, che il risultato acquisito veda la candidatura di tanti padri.

Il Libero Comitato “Nessuno tocchi il nostro Tribunale” non ha particolari esigenze in questa corsa alla paternità. Si è infatti costituito sol perché ha avvertito forte il pericolo di burrasca derivante dalle ombre che stavano annidandosi dietro le sorti del tribunale, allorquando, nel mese di Marzo del 2012, l’intera cittadinanza non aveva neanche il minimo sospetto che si stesse correndo il rischio di perdere il simbolo più efficace della presenza delle istituzioni nel nostro territorio.

Durante i mesi che sono seguiti il Libero Comitato (che può dire ad alta voce di essere davvero libero, componendosi di persone che hanno riferimenti politici assolutamente eterogenei e che in alcuni componenti non ne hanno neanche) ha svolto una attività di informazione, pressione, acquisizione di dati, che per colmo dei fatti è stata inizialmente osteggiata e da taluni, persino, derisa. Abbiamo evitato in tutti i modi di evidenziare alcuni errori di strategia in cui qualcuno era caduto ed abbiamo cercato di fare in modo che il tribunale di Cassino fosse messo al centro della attenzione del dibattito e degli schieramenti della politica.

Abbiamo puntato a risvegliare l’attenzione generale dei cassinati, addetti o non ai lavori.

Abbiamo organizzato convegni, riunito TUTTE le rappresentanze politiche, sollecitato suggerimenti ed azioni da parte di tutti coloro che avrebbero potuto avere una voce laddove le decisioni si sarebbero assunte. È naturale che tutti coloro che hanno avuto un ruolo istituzionale in questa vicenda rivendichino oggiAggiungi un appuntamento per oggi il merito di avere “salvato” un imprescindibile presidio di legalità. Tuttavia avvertiamo il dovere, che ci viene da una onestà intellettuale che rivendichiamo ad alta voce, di evidenziare alcuni aspetti.

Oggi sono tutti concordi nell’affermare che se il Tribunale di Cassino si è salvato, ciò è derivato solo ed esclusivamente per l’impegno profuso nelle commissioni dai nostri eletti.

Sappiamo, perché lo abbiamo vissuto giorno per giorno, cosa è stato fatto. Abbiamo studiato la legge delega, isolato i criteri, evidenziato gli errori contenuti prima nella relazione ministeriale e poi trasfusi nel progetto di decreto. Abbiamo redatto tabulati, relazioni, analisi del territorio. Ma tutto quel che è stato fatto, dalla prima all’ultima sillaba di ogni relazione, non avrebbe portato a nessun risultato se le persone alle quali erano state affidate le nostre ragioni non avessero avuto le capacità, la forza e la pazienza di studiare l’enorme mole di dati forniti facendo una opera di sintesi e di persuasione di cui oggiAggiungi un appuntamento per oggi tutti beneficiamo.

Il comitato ritiene di poter rivendicare il merito di aver chiamato PER LA PRIMA VOLTA a raccolta TUTTI i politici eletti nel territorio, di ogni colore e appartenzenza, per impegnarli ad un atto di responsabilità davanti agli elettori.

Da quel momento e solo da quel momento è partita una difesa seria, concreta e fruttuosa del nostro Foro, che ha registrato la presentazione di interrogazioni parlamentari alla Camera da parte dell’On.le Formisano ed al Senato da parte del Senatore Tofani; l’emanazione di delibere di giunte comunali, provinciali e regionali, l’acquisizione di pareri, studi e relazioni.

Abbiamo apprezzato la massima apertura da parte della amministrazione comunale, e in particolare del Sindaco, Avv. Petrarcone, che ha dato dimostrazione di non cercare un ritorno politico e personale da questa vicenda, avendo avuto l’umiltà e l’intelligenza di affiancare nella battaglia comune anche i rappresentati delle forze politiche che gli si contrapponevano nella amministrazione della città.

Instancabile e davvero encomiabile è stato l’impegno profuso dalla On. Anna Teresa Formisano, la quale si è dedicata alla vicenda attraverso iniziative sviluppate su tutti i possibili fronti, a cominciare dall’interpellanza parlamentare depositata il 7 maggio scorso e la cui bozza venne da noi impostata.

Una rappresentanza del Comitato si recò subito dopo alla Camera dei Deputati ed ebbe un incontro con l’On.le Roberto Rao, a cui, alla presenza della On. Formisano, venne consegnato il nostro primo dossier che sappiamo essere stato subito dopo recapitato al Ministro Severino. In quell’occasione fummo messi a conoscenza dell’esistenza di un accordo tra tutte le forze politiche che sostengono il governo Monti, secondo cui il Tribunale di Cassino si sarebbe salvato insieme ad altri cinque. Come tutti sanno quell’accordo sfumò il giorno prima della presentazione dello schema di decreto. OggiAggiungi un appuntamento per oggi, guarda caso, sono ancora sei i Tribunali che si sono salvati!

In occasione poi della discussione dell’interpellanza, avvenuta il 12 luglio, una rappresentanza della cittadinanza, composta da alcuni componenti del Comitato, dal Presidente del Tribunale di Cassino, dal Presidente dell’ordine dei Commercialisti, dal Giudice di pace coordinatore dell’Ufficio, Dott. Primicerj, e dal tesoriere del Consiglio dell’ordine, Avv. Pietro Conte, è stata ricevuta di nuovo alla Camera dall’On. Rao, componente della Commissione giustizia, cui l’On. Formisano si è da sempre costantemente riferita per canalizzare le varie iniziative.

Il comitato è stato presente in ogni momento della battaglia, lavorando sempre in maniera costante e sotterranea.

Nessuno di noi è alla ricerca o ha bisogno di notorietà. Ma non possiamo fare a meno di sottolineare che laddove non ci fosse stato l’intervento essenziale della politica, e l’impegno asfissiante dei nostri eletti, nei giorni passati avremmo forse assistito ad un funerale, senza alcun parente al seguito. Abbiamo invece assistito ad un parto plurigenitoriale: non saremo noi ad invocare un esame del DNA, perché davvero il nuovo Tribunale di Cassino può essere considerato il frutto della unione di tante energie, ma conservare la memoria degli errori di impostazione, deve servire se non altro per evitare che qualche piccola svista possa far sfuggire le enormi occasioni che la nuova composizione territoriale del tribunale assegnerà a tutte o e varie componenti sociali del cassinate.

Il Libero Comitato non pretende nessun ringraziamento, anzi sente di doverne fare in particolare alla classe politica locale che, fortunatamente, ha dimostrato di avere la forza e la capacità di interloquire con un governo tecnico che, evidentemente, ha assegnato ai nostri rappresentanti politici una considerazione assai migliore rispetto a quella loro riconosciuta da taluni.

All’On. Anna Teresa Formisano, all’On. Tofani, al Sindaco Petrarcone ed al Presidente del Consiglio Regionale Mario Abruzzese, va il nostro più vivo ringraziamento.