Con l’avvio dell’anno scolastico resta chiuso il Convitto “San Benedetto”

6 Settembre 2012 0 Di Felice Pensabene

“Il Convitto non apre, ma non vuol dire che è chiuso per sempre” fa sapere il prof. Lelio Imbriglio dirigente dell’Istituto San Benedetto che ha in gestione la struttura”.           
Vittime della legge sul ridimensionamento della rete scolastica, la cui applicazione in un primo tempo sembrava escludere i convitti, in provincia di Frosinone ben due strutture hanno dovuto chiudere i battenti. Oltre al convitto di Cassino anche quello di Arpino ha chiuso.
Dall’Ufficio Scolastico Provinciale il dirigente dott. Mario Mandarelli riferisce al riguardo: “Purtroppo questa legge ha preso alla sprovvista un po’ tutti. Per i convitti ci siamo dovuti attenere a nuovi parametri e il numero degli iscritti di Cassino non ha prodotto organico di personale. Così il mancato avvio delle attività per quest’anno è stato inevitabile. Chiaramente – prosegue il dirigente – per l’anno
prossimo (anno scolastico 2013/2014 n.d.r.) se ci saranno nuove iscrizioni, il Convitto di Cassino tornerà a regime”.
A subire le conseguenze della chiusura, sopratutto gli alunni provenienti da fuori provincia, che alloggiavano 24 ore su 24 nella struttura. Per loro, le famiglie hanno dovuto affittare una casa a Cassino, con tutte le conseguenze che ne derivano, in quanto alcuni ragazzi sono minorenni. Altri allievi hanno dovuto lasciare la scuola frequentata per tre o più anni e trasferirsi altrove.
Disagio ‘minore’ per gli alunni di Cassino e dei comuni limitrofi, per loro niente più mensa al termine delle lezioni e niente dopo-scuola per i compiti fino alle 17:30. Sotto quest’ultimo punto di vista gli alunni saranno contenti, un po’ meno i loro genitori e i professori.
Il preside dell’Istituto San Benedetto Imbriglio è ottimista per il prossimo anno: “Contiamo di portare a conoscenza di quante più famiglie della possibilità di iscrivere i loro figli ai servizi post-scuola del Convitto. Useremo tutti i mezzi di comunicazione a disposizione, con più iscritti avremo modo di presentare le carte in regola per l’avvio del prossimo anno”.
Nel frattempo il personale in servizio presso la struttura di Cassino è stato collocato in appoggio presso i Convitti di Anagni e di Fiuggi. “Il paradosso è che lavoreremo – riferisce Gianluca Parisi, educatore in servizio fino allo scorso anno a Cassino – in strutture il cui organico è già al completo. Mi dispiace per gli alunni fuori sede, per loro è un grosso problema. Per l’anno prossimo spero sia potenziato il semiconvitto
con i servizi del post-scuola rivolti agli alunni di tutte le scuole della città di Cassino.
E stato un peccato che la città di Cassino abbia perso quest’anno tale opportunità – conclude rammaricato Parisi – ma le premesse per riaprire il Convitto l’anno prossimo ci sono tutte e lasciano ben sperare ”.